E ora M5S e Lega ‘litigano’ sul conflitto di interessi

13/11/2018 di Redazione

Dopo il duro braccio di ferro sul decreto sicurezza e immigrazione caro alla Lega e a Matteo Salvini e sulla riforma della prescrizione voluta dal Movimento 5 Stelle, si apre un nuovo terreno di scontro per i due alleati di governo, che con un occhio guardano al programma di governo sottoscritto a maggio 2018 e con l’altro alla campagna elettorale delle Elezioni Europee di maggio 2019. Si tratta della legge sul conflitto di interessi, uno dei cavalli di battaglia del M5S nella sua ascesa verso la vittoria elettorale.

Conflitto di interessi, nuovo terreno di scontro M5S-Lega

A rilanciare il tema è stato ieri il sottosegretario pentastellato agli Affari Regionali Stefano Buffagni, che durante una diretta su Facebook ha affermato: «Non si può più rimandare. Questo Paese ha avuto 20 anni di Berlusconi che ha bloccato il settore dell’audiovisivo, monopolizzando le televisioni. Credo che il M5S, che è nato su quelle battaglie non possa dimenticarsi da dove arriva e debba ricordare a tutti che questo è un tema importante».

 

 

Una risposta non si è fatta attendere. A stretto giro proprio Salvini ha replicato: «Una legge sul conflitto d’interessi non è una mia priorità». Ma non la pensa così il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede, che su Twitter (ribadendo quanto già affermato domenica pomeriggio su Raitre a ‘Mezz’ora in più‘) ha scritto: «È nel contratto di governo, per noi è una battaglia fondamentale e si farà. Su questo c’è l’impegno del Movimento da sempre. Ci occuperemo anche di conflitto di interessi in editoria per avere finalmente stampa libera e pluralismo in Italia».

(Foto di copertina  da archivio Ansa: il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede con il vicepremier e ministro dell’Interno Matteo Salvini in aula al Senato, il 25 ottobre 2018. Credit immagine: ANSA / ANGELO CARCONI)

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