Insostenibile leggerezza di chiamarsi Gian Piero Ventura: fallire senza provarci

12/11/2018 di Enzo Boldi

Il suo obiettivo era quello di mangiare il pandoro, ma l’unica cosa che hanno ingoiato i tifosi – e i giocatori – del Chievo Verona sono stati bocconi amari. Gian Piero Ventura ha consegnato le sue dimissioni ai vertici del club gialloblu e il suo mese trascorso sulla panchina scaligera non entrerà negli almanacchi della storia del calcio italiano. Un punto – ottenuto proprio nel corso dell’ultima partita al Bentegodi è il magro bottino di un’esperienza fallimentare sotto tutti gli aspetti.

Di fallimentare, però, non sembra esserci solamente l’esperienza in termini di risultato, ma anche di approccio. Questo è quello che ha denunciato pubblicamente il capitano del Chievo Verona Sergio Pellissier che, in un lungo post sul proprio profilo Instagram, ha raccontato cosa ha fatto – anzi, non ha fatto – Gian Piero Ventura nel corso del suo mese trascorso sulla panchina dei gialloblu. Un resoconto di quei 33 giorni trascorsi senza alcuna verve.

Ventura e il post al veleno di Pellissier

«Non c’è mai fine al peggio, le dimissioni di un mister che dal primo momento che è arrivato se ne voleva già andare – scrive amaramente Sergio Pellissier su Instagram -. Pazzesco!!! In 22 stagioni da professionista pensavo di aver visto tutto ma sono costretto ad ammettere che c’è sempre qualcosa di nuovo». Chi si aspettava un Ventura col dente avvelenato per ricostruire la sua credibilità dopo lo sfacelo Mondiale alla guida degli azzurri, quindi, rimarrà deluso dal racconto fatto dallo storico capitano del Chievo.

 

 

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In questa foto c’è tutta la rabbia che ho in questo momento. Un estate pesante con il problema plusvalenze, un inizio di stagione da dimenticare e per dire che non c’è mai fine al peggio le dimissioni di un mister che dal primo momento che è arrivato se ne voleva gia andare. Pazzesco!!! In 22 stagioni da professionista pensavo di aver visto tutto ma sono costretto ad ammettere che c’è sempre qualcosa di nuovo. Comunque al Chievo siamo abituati ad essere sempre in difficoltà e ne usciremo a testa alta alla faccia di tutti quelli che in questo momento si stanno divertendo alle nostre spalle. Non si può ottenere qualcosa nella vita senza lottare non ci sarebbe gusto no? Ripartiamo ancora da zero e questa volta saremo ancora più forti 👍. Chi ama questa squadra non la può abbandonare solamente perché le cose vanno male, non è così che si fa, non fate come Ventura, si vince e si perde insieme come deve essere in una squadra. Mai mollare fino alla fine 😉 #chievobologna #campionato #seriea #pareggio #lottare #nonmollaremai #uomini #coraggio #personalità

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Le dimissioni ancora congelate

Con il punto di ieri, i gialloblu salgono a quota zero in classifica, dopo 12 giornate. Zero vittorie e tre pareggi utili per azzerare la penalizzazione dovuta all’inchiesta sulle plusvalenze fittizie e gonfiate delle ultime tre sessioni di mercato. In attesa di capire cosa accadrà, col club di Campedelli (ancora inibito) che non ha ancora scongelato le dimissioni di Ventura, si parla dei possibili sostituti: da Lorenzo D’Anna (sostituito proprio dall’ex ct della Nazionale lo scorso 10 ottobre) a Mimmo Di Carlo, sulla panchina del Chievo dal 2008 al 2010.

(foto di copertina: ANSA/EMANUELE PENNACCHIO)

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