Il marchio storico Pernigotti chiude i battenti

07/11/2018 di Enzo Boldi

Sarà un Natale meno dolce per tutti gli italiani (e non solo), ma soprattutto per i dipendenti della Pernigotti. La storica azienda dolciaria, con sede a Novi Ligure (Alessandria), ha chiuso i battenti dopo 150 anni di storia. La decisione è stata presa dalla Sanset Food, gruppo gestito dalla famiglia della turca Toksöz che fa affari anche nel settore farmaceutico e nel settore energetico. I vertici dell’azienda hanno comunicato che ci saranno cento licenziamenti.

La notizia della chiusura della fabbrica Pernigotti è stata comunicata dai sindacati al termine di un incontro i rappresentanti del gruppo turco Toksöz, che hanno comunicato loro la decisione definitiva di chiudere i battenti dello stabilimento di Novi Ligure. «La chiusura dello stabilimento di Novi Ligure si tradurrà nel licenziamento di circa cento persone», ha raccontato il segretario Flai Cgil Marco Malpassi.

L’azienda era in mano a un gruppo turco dal 2013

L’azienda di Novi Ligure è (anzi, era) nelle mani del gruppo turco Toksöz dal 2013 dopo averla acquistata dal gruppo Averna (che ne deteneva le quote di maggioranza dal 1995). Ora a rischiare non è solo il marchio – che potrebbe rimanere in vita, seppure con il trasferimento della produzione all’estero – ma anche tutti quei lavoratori che da anni lavorano per una delle aziende che, da 150 anni, rappresentano l’eccellenza italiana nel mondo dei dolci. Fondata da Stefano Pernigotti nel 1860 come drogheria specializzata in droghe e coloniali, ma divenuta una vera e propria azienda (con tanto di capitale sociale di 6mila lire) solo nel 1868, il marchio è diventato famoso fin da subito per la produzione del tradizionale torrone.

Pernigotti chiude, mentre Parmalat si espande

La nota dolente della chiusura della fabbrica Pernigotti a Novi Ligure lascia poco spazio all’entusiasmo per l’acquisto di alcuni asset della Kraft fatto nella giornata di ieri dal colosso italiano Parmalat. L’azienda nostrana, per la cifra di 1,1 miliardo di euro, ha comprato una parte dell’azienda canadese che si occupa della produzione e della commercializzazione di «natural cheese».

(foto di copertina: archivio Ansa)

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