Sinead O’Connor contro i bianchi non musulmani: «Sono disgustosi»

La cantante irlandese Sinead O’Connor, che adesso ha cambiato il nome in Shuhada’ Davitt, ha pubblicato un post estremamente razzista – per sua stessa ammissione – contro i bianchi dicendo che «sono disgustosi». A meno che non siano musulmani chiaramente.

Sinead O’Connor contro i bianchi

«Sono terribilmente dispiaciuta, ciò che sto per dire è una cosa molto razzista e non credevo che avrei mai potuto dirlo». Il tweet inizia con un’ammissione di colpa, forse per mettere le mani in avanti. Invano, stando alla continuazione e alle reazioni dei suoi follower sul social. «Davvero, non voglio mai più passare del tempo con i bianchi (se è cosi che sono chiamati i non musulmani). Neanche per un momento, per nessuna ragione. Sono disgustosi».

La cantautrice irlandese non spiega il motivo di tanto astio, se sia stata vittima di qualche episodio di insulti o bullismo per la sua recente conversione, o se semplicemente abbia avuto questa illuminazione dal nulla. Fatto sta che i suoi follower non sembrano aver gradito l’esternazione, compresi quelli musulmani. «Sorella mia, questo sentimento è colpa di un un gruppo di persone che ti ha trattata male – scrive l’account Special_Hijabi – Non tutti i non-musulmani ti sminuiranno. Esattamente come non tutti i musulmani ti tratteranno bene». Non è una questione religiosa ma di buon senso. Molti utenti hanno sottolineato i disturbi mentali di cui soffre la Connor, che ha ammesso pubblicamente di essere bipolare. Stando a quello che scrivono sotto il tweet incriminato, sarebbe l’ennesima forma di estremizzazione della cantante, stavolta motivata da un sentimento religioso. «Questo è ciò che succede quando le persone “trovano la fede” – scrive un altro utente – Li porta ad odiare coloro che non appartengono ad uno specifico gruppo religioso».

Sinead O’Connor diventa Shuhada’ Davitt, la conversione

Sempre su Twitter Sinead aveva annunciato ad Ottobre di essersi convertita alla religione Islamica:«Questo è il naturale risultato di qualsiasi teologo intelligente. Gli studi sulle scritture portano all’Islam – si legge nel tweet – Il che rende tutte le altre scritture ridondanti», aggiungendo che da lì in poi il suo nome sarebbe diventato Shuhada.

I post successivi all’annuncio della conversione, a parte qualche brano musicale, prevalentemente trattano il tema religioso sotto diversi aspetti: dalla persecuzione fino a estratti del corano tradotti in inglese, passando anche per video in cui la cantante racconta, o meglio sussurra, il suo percorso spirituale. 

(credits immagine di copertina: account twitterShuhada’ Davitt)

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