Dj Fabo, gli ex presidenti ‘bocciano’ la decisione della Corte Costituzionale

25/10/2018 di Redazione

I presidenti emeriti della Corte Costituzionale bocciano la decisione della Consulta sul fine vita, sul caso della morte di Dj Fabo, Fabiano Antoniani, il 39enne che a febbraio 2017 è stato accompagnato dall’esponente radicale Marco Cappato da Milano a Zurigo per ottenere l’assistenza alla morte volontaria. Ieri la Corte ha rinviato il verdetto su Cappato a settembre promesso, chiedendo a chiare lettere al Parlamento di intervenire facendo una legge, entro un anno, perché «quella attuale ha vuoti di tutela».

Dj Fabo, i presidenti emeriti Onida e Flick: «La Consulta ha abdicato alla sua funzione»

Il Corriere della Sera (articolo di Luigi Ferrarella) riporta i dubbi di due ex presidenti. Secondo Valerio Onida si tratta di «un grave precedente» perché – dice – la Consulta «ha abdicato alla propria funzione». Ma manifesta le sue perplessità anche Giovanni Maria Flick, secondo il quale la Corte Costituzionale «ha deciso di non decidere». «In casi non identici ma simili, nei quali aveva ritenuto di non avere strumenti», ha detto l’ex ministro della Giustizia. La Consulta «sinora aveva sempre usato la chiave dell’inammissibilità, per poi dare nel contempo un monito al legislatore». «Se può esistere una interpretazione della norma conforme alla Costituzione, la Corte ha il dovere di indicarla; se no, deve dichiarare l’incostituzionalità: non esiste un’altra strada», ha spiegato Flick. E ancora: «Aveva sempre spinto i giudici a ricavare scelte interpretative» per esprimersi «sul caso concreto» ora invece la Consulta chiede «al legislatore una decisione in ottica generale e astratta».

(Foto di copertina da archivio Ansa: il presidente della Corte costituzionale Giorgio Lattanzi in aula durante l’udienza pubblica sul caso del suicidio assistito di Dj Fabo presso il palazzo della Consulta, il 23 ottobre 2018. Credit immagine: ANSA / ANGELO CARCONI)

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