Brexit, dalla birra senza May alla sospensione del summit di novembre

Il primo giorno di summit Ue si è concluso con un nulla di fatto sulla Brexit. Theresa May era arrivata a Bruxelles piena di buone speranze, dicendo che «l’accordo è a portata di mano», ma è stata smentita dopo poche ore dal capo negoziatore del fronte dell’Unione Europea, Michel Barnier secondo cui manca ancora «molto tempo». Tanto che probabilmente salterà anche il vertice di Novembre.

Brexit, Theresa May ridimensiona l’ipotesi “Brexitextra”

«Non c’è nulla di nuovo sul tavolo» ha dichiarato il presidente del Parlamento europeo Antonio Tajani in merito alle proposte della premier britannica. Era stato addirittura paventato un prolungamento della fase di transizione post-Brexit, allungandola di un anno, e già oltremanica erano partiti i primi dissapori all’interno del partito Tory. Aveva già un nome: “Brexitextra“, coniato dal giornale Sun. Theresa May ha però smentito stamane, dicendo che «non ci sarà bisogno di una proposta di questo tipo», e se proprio dovesse presentarsi la necessità di allungare i tempi, si tratterebbe solo di una manciata di mesi, perché si aspetta che la transizione «finisca a dicembre 2020». Il presidente della Commissione Ue Jean-Claude Juncker però non la esclude, anzi considera la proroga molto probabile perché «un no-deal sarebbe dannoso e pericoloso». Un’idea che piace anche al cancelliere britannico David Lidington, che ha insistito con l’opposizione di «non escluderla per alcuni mesi». I falchi Brexiters però sono già sul piede di guerra, e il conservatore Duncan Smith ha firmato insieme ad altri deputati una lettera aperta indirizzata al primo ministro inglese mettendola in guardia, esortandola a «non farsi bullizzare dall’Ue» e a non lasciare che il Regno Unito resti in «un limbo perpetuo».

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Brexit, dalla colazione alla birra

Dire che l’Unione Europea bullizzi Theresa May forse è eccessivo, ma non si può negare ci sia un certo umorismo tagliente. Dopo il tavolo con solo “pepe e sale” e la “ciliegina sulla torta”, adesso si passa alla colazione. Lo fa presidente della Lituania, Dalia Grybauskaite, che su Twitter commenta l’assenza di May alla cena scrivendo:«Cena sulla Brexit: negoziati non nel menù. Ci aspettiamo una ‘full English breakfast’ al prossimo Consiglio europeo». La premier ha infatti cenato nell’ambasciata britannica della capitale belga, e si è persa anche gli after drink. Al Grand Place di Bruxelles infatti, sono stati immortalati il presidente francese Emmanuel Macron, la cancelliera Angela Merkel, il primo ministro belga Charles Michel e il neo eletto Xavier Bettel. Pare sia stato proprio quest’ultimo a convocare il tavolo al pub, per festeggiare la sua elezione a primo ministro di Lussemburgo. E fonti riportano che May non sia stata invitata. Ritorno del tormentone: May una gioia.

 

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(Credit Image: © Ye Pingfan/Xinhua via ZUMA Wire)

 

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