Sassari: se attraversi la strada guardando lo smartphone, ti fanno la multa

18/10/2018 di Redazione

La cifra record di 100 contravvenzioni in nove mesi ai pedoni che attraversano la strada guardando lo smartphone appartiene alla città di Sassari. La guerra della città ai cosiddetti smonbies (gli zombie con lo smartphone) è stata appena dichiarata: non una lotta contro i mulini a vento, ma una prassi che ha a che fare con la sicurezza delle persone.

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Multe ai pedoni che usano lo smartphone a Sassari

Chi attraversa la strada guardando lo schermo del proprio smartphone per leggere le ultime notizie o per chattare su WhatsApp si vede recapitare dal locale comando dei vigili urbani una multa di 22 euro. A cui va applicato uno sconto se la multa viene pagata entro 5 giorni dalla notifica. «Non facciamo la guerra agli smartphone – ha detto al quotidiano La Stampa il comandante della Polizia Locale di Sassari Gianni Serra -. Non potevamo fare finta di niente di fronte a quella che si può considerare come una nuova emergenza sulle strade».

La decisione della polizia locale di Sassari si è resa necessaria dopo l’analisi degli incidenti stradali in città: circa mille all’anno, di questi almeno il 21% dei casi riguarda un pedone che, molto spesso, rimane ferito. Ovviamente, non sempre la colpa è degli smartphone, ma il provvedimento vuole incentivare l’attenzione dei pedoni nel vivere la strada con responsabilità.

Multe ai pedoni, l’identikit (a sorpresa) degli smonbies

Inoltre, le multe ai pedoni non sembrano essere campate in aria e basate esclusivamente su una iniziativa personale della polizia municipale di Sassari. Sebbene non ci sia un preciso punto del codice della strada che lo espliciti, l’articolo 190 sanziona la negligenza da parte dei pedoni.

Le indicazioni che da Sassari hanno fornito contribuiscono anche a tracciare l’identikit della persona che, molto spesso, viene sanzionata per la sua distrazione dovuta allo smartphone. A sorpresa, si scopre che le persone maggiormente raggiunte dalla contravvenzione sono gli adulti: «Si tratta di uomini e donne in carriera tra i 35 e i 55 anni – spiegano dal comando dei vigili -. Quando raccolgono la multa, firmano subito e ammettono: ‘Ho sbagliato, ha ragione’».

Photo: Uli Deck/dpa

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