Abolito il numero chiuso a Medicina, anzi no. O almeno, non per ora

16/10/2018 di Enzo Boldi

Liberi tutti, anzi no. Nella Legge di Bilancio approvata ieri sera dal Consiglio dei Ministri, c’è anche il provvedimento che abolirà il numero chiuso per la facoltà di Medicina. La norma era stata annunciata da tempo da alcuni esponenti della maggioranza, ma è stata inserita – a sorpresa – all’interno del testo sulla previsione di bilancio fatto dal governo. Ora è caccia ai numeri dato che, solo nel 2018, i candidati erano oltre 67mila. Poco dopo però, una nota da Palazzo Chigi spiega che: «In merito al superamento del numero chiuso per l’accesso alla facoltà di Medicina, la presidenza del Consiglio precisa che si tratta di un obiettivo politico di medio periodo per il quale si avvierà un confronto tecnico con i ministeri competenti e la Conferenza dei Rettori delle università italiane, che potrà prevedere un percorso graduale di aumento dei posti disponibili, fino al superamento del numero chiuso».

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Con le regole valide fino a quest’anno, i posti disponibili per iscriversi ai corsi di Laurea della facoltà di Medicina erano meno di 10mila (9979) sparsi per tutto il territorio italiano. Si accedeva tramite un test – regolamentato dalla  legge del 2 agosto 1999, n.264 – che si basava su domande a risposta multipla su: ragionamento logico, cultura generale, biologia, chimica, fisica e matematica.

Addio al numero chiuso? Solo in Medicina, ma non ora

«Si abolisce il numero chiuso nelle Facoltà di Medicina, permettendo così a tutti di poter accedere agli studi», si legge al punto 22 del comunicato stampa che spiega le linee guida principali della Legge di Bilancio approvata dal Consiglio dei Ministri. Quindi, dal prossimo anno, non ci sarà più alcun test da superare per poter accedere ai corsi di Medicina e Chirurgia, Odontoiatria e Protesi Dentaria, Medicina Veterinaria e ai corsi delle Professioni Sanitarie.

Un provvedimento di cui, però, il Ministro dell’Istruzione Marco Bussetti ha detto di non essere a conoscenza: «Voglio essere sincero, a me non risulta questa cosa. Farò le dovute verifiche ma non mi risulta nulla di simile». Poco dopo, però, è arrivata una correzione in una nota congiunta fatta dal Miur e dal Ministero della Salute: «In sede di Consiglio dei Ministri abbiamo chiesto aumentare sia gli accessi sia i contratti delle borse di studio per Medicina. È un auspicio condiviso da tutte le forze di maggioranza che il governo intende onorare»,

Superata la proposta del Ministro Giulia Grillo

Solo qualche settimana fa, intervistata da Il Messaggero, il Ministro della Salute Giulia Grillo aveva dichiarato «non meritocratico» il metodo di selezione per le iscrizioni alla facoltà di Medicina. La sua proposta, però, non era l’abolizione del numero chiuso, ma un modello «alla francese» che prevedeva una selezione dopo il primo anno del corso di studi.

(foto di copertina: ANSA/ CIRO FUSCO)

 

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