Confessa l’omicida della donna di Fiumicino: è il suo personal trainer

11/10/2018 di Enzo Boldi

Il mistero di Maria Tanina Momilia, la donna trovata morta lunedì scorso in un canale di bonifica di Fiumicino, sembra essere arrivato a una svolta. Andrea De Filippis, il personal trainer già indagato dalle forze dell’ordine e indicato come il probabile responsabile dell’omicidio, ha confessato ai Carabinieri, smentendo le parole del suo legale che, questa mattina, lo aveva dichiarato estraneo ai fatti.

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Ieri i carabinieri avevano sequestrato, su disposizione dell’autorità giudiziaria, la palestra, che si trova a pochi metri dalla casa della vittima, dove la donna si allenava con l’uomo e dove era andata anche domenica. È stato proprio il marito, domenica scorsa, a denunciarne la scomparsa: il corpo è stato ritrovato il giorno dopo, a non molta distanza da Via della Scafa, lungo un canale di Isola Sacra, a Fiumicino.

Omicidio Maria Tanina Momilia: confessa il personal trainer

Sul suo corpo diversi segni di percosse non compatibili con una caduta, che hanno fatto pensare ad un’aggressione. Gli inquirenti hanno subito intuito che, probabilmente, la vittima di trovava in un luogo diverso da quello dove è stato trovato il cadavere. Non è escluso, infatti, che la donna sia stata uccisa proprio nella palestra finita sotto sequestro. Da lunedì, i carabinieri hanno passato al setaccio ogni dettaglio della vita della donna: abitudini, situazione economica, amicizie e frequentazioni, comprese quelle che la famiglia conosceva meno. Arrivando fino alla sua frequentazione nella palestra di Fiumicino.

Il cerchio delle indagini si stringeva attorno al personal trainer

Gli inquirenti hanno ascoltato diverse testimonianze, a cominciare da quelle del marito e delle persone più vicine alla donna. Ieri la svolta dopo il sopralluogo dei carabinieri del Ris nella palestra in cui lavorava il personal trainer. La stessa persona è stata a lungo sentita dai carabinieri e, inizialmente, si era sempre dichiarato estraneo a questa vicenda. Fino alla confessione di qualche ora fa.

(foto di copertina: ANSA/DARIO NOTTOLA)

 

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