Maltempo Calabria, morti mamma e figlio di 7 anni: si cerca un altro bimbo | FOTO

05/10/2018 di Redazione

Disastro vero a San Pietro Lametino, nelle ultime ore di maltempo che hanno colpito la Calabria. Il paese in provincia di Lamezia Terme conta anche delle vittime. Una donna, Stefania Signore, e suo figlio di 7 anni, sono morti dopo essere stati travolti dall’acqua che si è accumulata nelle strade. Poche speranze anche per l’altro figlio della donna, di appena 2 anni, che al momento risulta disperso.

 

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Maltempo Calabria, a Lamezia Terme due morti e un bimbo disperso

La donna era in auto con i suoi due bambini quando si è registrato il colpo di coda di una sorta di mini-uragano che ha colpito le regioni meridionali dell’Italia. I corpi della donna e del bambino più grande sono stati ritrovati a diversi metri di distanza dalla vettura, che era stata ricoperta dal fango e dai detriti, mentre aveva le quattro frecce d’emergenza accese.

 

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(Foto da archivio Ansa: la zona del ritrovamento dei corpi della mamma e di uno dei due figli dispersi in provincia di Lamezia Terme. Credit immagine: ANSA/ VIGILI FUOCO)

 

Crollato il ponte delle Grazie sulla SP 19

A causa del maltempo è crollato il ponte delle Grazie a Curinga, sulla strada provinciale 19, strada che ha visto uno smottamento coinvolgere anche due vetture. Secondo le forze dell’ordine e i soccorsi intervenuti nell’area, tuttavia, non ci sarebbero persone coinvolte nel crollo del ponte, né feriti nelle due vetture investite dallo smottamento.

 

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(Foto da archivio Ansa: la zona del ritrovamento dei corpi della mamma e di uno dei due figli dispersi in provincia di Lamezia Terme. Credit immagine: ANSA/ VIGILI FUOCO)

 

Emergenza in tutto il Sud

Il disastro era stato ampiamente annunciato dalle previsioni meteo e dai centri operativi della protezione civile, tanto che erano state messe in campo delle misure d’emergenza notevoli. Sono stati fatti arrivare degli elicotteri da Catania e da Salerno, mentre sono oltre 200 i vigili del fuoco che stanno intervenendo nelle ultime ore. Oltre a Lamezia Terme, le aree più colpite sono quelle delle province di Catanzaro e Vibo Valentia; interventi anche nel Reggino e nella piana di Siderno e Gioia Tauro.

Esondato il torrente Cantagalli

In modo particolare, però, la zona messa più in ginocchio è quella di Lamezia Terme, dove le persone, rinchiuse all’interno delle proprie abitazioni, sono state costrette a salire sui tetti o ai piani alti prima di essere salvate dai gommoni dei Vigili del fuoco. Secondo il bollettino dei soccorsi, almeno 16 persone sono state recuperate sui tetti: si tratta di due operai rimasti bloccati in alcuni capannoni di un’area industriale e di alcuni abitanti di Acconia di Curinga. Altri automobilisti invece – nei veicoli c’erano anche bambini e donne incinte – sono stati recuperati sulla strada provinciale Oppido-Ferrandino in provincia di Reggio Calabria.

Intanto, è esondato il torrente Cantagalli, sempre nei pressi di Lamezia Terme, che ha invaso le case di diversi abitanti della zona: questi ultimi sono stati ospitati all’interno del centro commerciale Due Mari dopo l’intervento dei vigili del fuoco del Saf Fluviale.

A Monterosso Calabro, piccolo comune della provincia di Vibo Valentia, si è recato il capo della Protezione civile regionale Carlo Tansi per un esame della situazione. La Protezione civile regionale sta impiegando una trentina di tecnici in varie zone della Calabria ed ha messo a disposizione mezzi ed attrezzature. Nei soccorsi sono impegnate anche le associazioni di volontariato. Problemi anche a Chiaravalle Centrale, in provincia di Catanzaro. Frane e allagamenti si sono registrati in varie zone del paese e in alcune delle contrade. In località Mastora, l’esondazione di un torrente ha provocato il crollo di un ponte, isolando alcune abitazioni. In zona Ponte Iozzo è straripato il fiume Ancinale. Decine gli smottamenti che hanno interessato anche tratti della viabilità locale.

Dichiarazioni di Oliverio

Il presidente della Regione Mario Oliverio, intanto, sta pensando di dichiarare lo stato di emergenza: il maltempo continuerà a imperversare nelle regioni centro-meridionali anche nel week-end. «Ormai la situazione è diventata drammatica in Calabria», ha detto il governatore. E ancora: «La situazione è di assoluta emergenza nel Reggino e nel Crotonese, dallo Jonio al Tirreno, dalle Serre al Catanzarese, dal Cosentino al Lametino: tutta la Calabria è in ginocchio».

 

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(Foto da archivio Ansa: l’intervento dei vigili del fuoco in seguito agli allagamenti causati dal nubifragio, 5 ottobre 2018. Credit immagine: ANSA / VIGILI FUOCO)

 

«Le piogge incessanti, che spesso sono diventate vere e proprie bombe d’acqua, abbattutesi in queste ore su tutta la regione», ha detto ancora il presidente della Regione. «Sono state accompagnate da venti impetuosi e dal mare forte, con danni enormi già rilevati ed in corso di accertamento sia alle abitazioni, sia alle aziende agricole che ad altre strutture produttive. Molti torrenti sono esondati provocando allagamenti e danni alla viabilità». «Diverse persone – ha dichiarato il governatore – sono state costrette addirittura a salire sui tetti per trovare un riparo sicuro. Anche la circolazione ferroviaria ha subito forti danni e rallentamenti. Qualche minuto fa mi è giunta la notizia della morte di una giovane madre e del suo bambino mentre risulta disperso l’altro figlio. Siamo nel pieno del dolore e della tragedia».

«Ovviamente – ha poi concluso Oliverio – il quadro dei danni non è al momento quantificabile perché siamo nel pieno dell’emergenza, visto che le previsioni meteo continuano ad annunciare forte pioggia su tutta la Regione. Tutti gli uomini e i mezzi della Protezione civile e di Calabria Verde, comunque, sono impegnati, senza soluzione di continuità, nelle operazioni di primo soccorso».

Foto

Ecco una gallery con  alcune immagini da archivio Ansa delle strade allagate e delle operazioni di soccorso.

 

 

(Foto di copertina da archivio Ansa: Vigili del Fuoco al lavoro in seguito agli allagamenti causati dalla pioggia sulla Salerno-Reggio Calabria, in Calabria, il 5 ottobre 2018. Credit immagine: ANSA / VIGILI FUOCO – UFFICIO STAMPA)

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