Il ministro Bonisoli che dice che “i migranti sono infestanti” si dovrebbe dimettere

28/09/2018 di Redazione

«Quando arrivano alcune specie di piante da fuori, se non c’è un processo artificiale che regola l’acclimatamento possono diventare infestanti. Serve del tempo per questa fase di acclimatamento che nel nostro Paese non credo sia stato sufficiente. Ecco perché abbiamo situazioni di disagio, di paura da parte di cittadini che non hanno compreso questo cambiamento e come possa essere affrontato». Il paragone non è certo edificante e lo fa non il ministro dell’Interno Matteo Salvini ma bensì il pacato Alberto Bonisoli, ministro ai Beni culturali, in visita a Palermo.

Bonisoli ha prima esaltato Palermo durante la presentazione del progetto di adeguamento degli spazi del Museo Riso agli standard europei. E ha poi pronunciato quella assurda frase. Frase che sta facendo discutere. Perché pesa se a paragonare i migranti a piante infestanti è un ministro della Cultura, un ministro che dovrebbe andare oltre ai limiti imposti da Salvini e promuovere l’integrazione. secondo il ministro non c’è stato abbastanza “tempo” per l’integrazione.

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«La cultura – ha spiegato Bonisoli – può essere modo per accelerare questa modalità di acclimatamento, il dialogo interculturale può aiutare a superare questa situazione. Noi vogliamo che attraverso la diversità che è una ricchezza si ottenga un’altra ricchezza che è la crescita del tessuto sociale e della qualità della vita. C’è una concreta opportunità di farcela e la cultura è uno degli elementi che può aiutare questo processo».

Ecco il momento ripreso dalle videocamere di Repubblica.

(in copertina foto di repertorio Ansa/ALESSANDRO DI MARCO)

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