Verona, coppia gay aggredita con la benzina in casa loro: svastiche sui muri

14/09/2018 di Redazione

Una storia da Medioevo. Mentre, dall’altra parte – quella istituzionale – c’è un ministro (quello con delega alla Famiglia, Lorenzo Fontana) che arriva addirittura a negare l’omosessualità. A Verona, mentre si trovavano in casa propria, una coppia gay è stata aggredita. Hanno suonato alla porta, uno dei ragazzi è andato ad aprire e si è visto arrivare contro una tanica di benzina.

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Coppia gay Verona, le tragiche immagini dell’aggressione

Inoltre, c’è di più: come documentano le foto pubblicate su Twitter da Radio_Zek, i muri della loro abitazione sono stati ricoperti di svastiche e gli pneumatici della loro auto sono stati bucati con un coltello. Un gesto intimidatorio, che invade la vita privata di due persone intenzionate esclusivamente a vivere la loro storia d’amore, culminata in quel progetto di condividere il proprio tempo e la propria casa.

Aggressione alla coppia gay Verona: i precedenti

Andrea e Angelo (rispettivamente 23 e 59 anni) – questi i nomi delle due persone aggredite a Verona – ricevevano minacce e offese da molto tempo. Addirittura, nel mese di agosto, i due erano stati picchiati in piena piazza Brà. Il gesto che li ha colpiti la scorsa notte, dunque, arriva al culmine di una storia che va avanti da giorni. E che è stata vissuta sempre in maniera privata, senza clamore. Fino a quando, però, l’aggressione con la benzina e con le svastiche disegnate ai muri ha reso di pubblico dominio una vicenda di odio gratuito. Quello che viene fomentato da dichiarazioni politiche fuori dai toni e da atteggiamenti di machismo da parte di ministri e rappresentanti delle istituzioni.

Sulle pareti sono state lasciate queste scritte: «Culattoni bruciate» e «Vi metteremo tutti nelle camere a gas». Mentre le svastiche e le frasi che inneggiano a Hitler potrebbero anche essere state lasciate per depistare le indagini. «È un’aggressione terribile, senza precedenti – ha commentato Gabriele Piazzoni, segretario nazionale dell’Arcigay – Stiamo assistendo a un crescendo gravissimo di violenza, in cui l’odio omotransfobico assume forme drammatiche e assolutamente allarmanti».

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