Accusato di molestie il portavoce di Benyamin Netanyahu: lui si prende una vacanza

L’accusa mossa contro David Keyes è di aver molestato sessualmente almeno 12 donne. Immediatamente le parlamentari israeliane hanno chiesto al premier Benyamin Netanyahu di sollevarlo dal suo incarico di portavoce per la stampa estera per poter fare luce sulle accuse di violenza sessuale, da Keyes negate ma sostenute dalla stampa. Keyes allora si prende delle ferie.

Le accuse di Julia Salazar e di altre 11 donne

 

La prima a parlare è stata Julia Salazar, candidata democratica al senato di New York. La ragazza ha pubblicato su Twitter  lo screenshot di un lungo messaggio da lei scritto in cui conferma di essere vittima di molestie. «So a che a breve uscirà una storia su di me che mi dipinge come una vittima di aggressione a sfondo sessuale. Prima che esca voglio confermare che sì, sono stata molestata da David Keyes, il portavoce per la stampa estera israeliano». Salazar continua spiegando che l’articolo a cui si riferisce sarebbe un mezzo per discreditare le accuse che lei e altre donne avevano già mosso nei confronti di Keyes. «C’è una ragione se le donne non denunciano così spesso dopo un’esperienza traumatica – continua – è per via delle risposte offensive e viziose che ne conseguono. Credo fermamente che chi sopravvive alle aggressioni sessuali non debba essere dipinto in questo modo e sono davvero rattristata dall’effetto che questa storia potrebbe avere su altre donne».

L’effetto invece, è stato positivo. Dopo la sua dichiarazione, decine di donne hanno confermato di essere state anche loro vittime di molestie da parte di David Keyes. Tra queste, la giornalista del Wall Street Journal Shayndi Raice che ha ricondiviso il post della candidata alle primarie democratiche scrivendo che «non mi posso definire una vittima, ma quell’uomo non comprende affatto la parola: ‘No’. Sono riuscita a sgattaiolare via veloce dalle sue sgrinfie, ma mi sono resa conto di aver incontrato un predatore». Le accuse sono state sostenute anche dai mezzi stampa, in particolare il Times of Israel, che fa sapere di essere stato contatto da almeno dieci donne che hanno raccontato i comportamenti «impropri» di Keyes durante degli incontri antecedenti al 2016, quando venne nominato portavoce governativo.

Keyes replica che si tratta di «falsità, Salazar è una bugiarda»

David Keyes ha replicato alle accuse negandole in toto e definendole «falsità espresse da una persona che già in passato ha
dimostrato di essere disonesta». Il riferimento è alle contraddizioni sulle origini di Salazar, che aveva affermato di essere arrivata negli Stati Uniti dalla Colombia, mentre si è poi scoperto che suo padre era colombiano ma lei era nata a Miami. Smentita anche la sua laurea alla Columbia University, e la sua fede religiosa: aveva detto di essere da sempre  ebraica ma pare si fosse convertita solo a 18 anni.  Contraddizioni che però nulla tolgono alle accuse mosse, tanto che la parlamentare centrista Merav Ben-Ari e Michal Rozin, del partito di sinistra Meretz, hanno oggi lanciato un appello ufficiale a Netanyahu, chiedendogli di prendere una posizione e rimuovere immediatamente Keyes dall’incarico, almeno fino a quando si svolgeranno le indagini necessarie.

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David Keyes, «Mi prendo una vacanza per ristabilire il mio buon nome»

L’appello è stato, in un certo senso, raccolto. Nel pomeriggio un comunicato dell’ufficio del premier ha fatto sapere che era stata accolta «la richiesta di David Keyes di prendere una vacanza». Nessuna sospensione dell’incarico ma solo ferie, sostenute anche da Keyes stesso: «Alla luce delle accuse false e menzognere nei miei confronti ho chiesto di prendere una pausa per ristabilire il mio buon nome. Sono certo che la verità verrà alla luce».

(credits immagine: David Keyes  Creative Commons Attribution ; Benyamin Netanyahu ANSA / MIRIAM ALSTER ISRAEL / DBA)

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