Di Maio dà la carica ai suoi: «Basta avere paura di Salvini»

10/09/2018 di Redazione

«Basta avere paura di Salvini». Il leader del Movimento 5 Stelle Luigi Di Maio parla così ai suoi fedelissimi per segnare un cambio di passo nel rapporto con gli alleati della Lega e rispondere all’avanzata nei sondaggi del Carroccio, passato dal 17% delle elezioni del 4 marzo ad oltre il 30%. Ne parla oggi il quotidiano La Stampa in un articolo di retroscena di Ilario Lombardo. Il ministro di Lavoro e Sviluppo Economico avrebbe inaugurato una sorte di ‘fase due’ del M5S per contrastare i leghisti. Matteo Salvini «sa bene – sono parole attribuite a Di Maio – che al voto non torneremo. Mattarella non lo permetterebbe. È questa la nostra assicurazione sulla vita. Ed è per questo che da adesso in poi non saremo più così tolleranti con lui». E ancora: «La Lega è al 33% nei sondaggi? Ma in parlamento resta al 17 per cento e tanto vale. È qui il nostro potere contrattuale».

Di Maio vuole la ‘fase 2’ del M5S nel rapporto con la Lega, e invita a non aver pauea di Salvini

Il malcontento del Movimento 5 Stelle nei confronti del ministro dell’Interno, che negli ultimi mesi è riuscito a conquistare la scena, sarebbe esploso con gli interventi anti-pm via social network, dopo l’avviso di garanzia per sequestro di persona nella vicenda della nave Diciotti. Con Di Maio si sarebbero sfogati tanti parlamentari amici. Altri sarebbero rimasti in silenzio, imbarazzati. Il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede avrebbe pensato perfino ad uscire con una nota dura, poi fermato dal premier Giuseppe conte e dallo stesso Di Maio. La base intanto ha chiesto chiarimenti sui social network.

Come riportato dalla Stampa ora i vertici del M5S sono intenzionati a rispondere con ‘nuove regole’ per gestire l’alleanza e anche ponendo i propri ‘paletti’ sul programma di governo. I pentastellati non vogliono scherzi sul reddito di cittadinanza e il decreto anti-corruzione. Ma anche sulla pace fiscale. L’obiettivo in questo caso è che la riforma del fisco non si trasformi in un regalo agli evasori, in un nuovo condono.

(Foto di copertina da archivio Ansa. Credit immagine: ANSA / ALESSANDRO DI MEO)

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