Ponte Morandi, la torre che sfiora i palazzi più degradata di quella crollata

23/08/2018 di Redazione

Il Ministero delle Infrastrutture e Autostrade per l’Italia erano stati avvisati del rischio degrado del ponte Morandi di Genova crollato il 14 ottobre. Fu trascurato il degrado degli stralli segnalato dai tecnici alla fine di ottobre 2017. È quanto emerge dalla prima relazione della commissione ministeriale d’inchiesta inviata a varie autorità ieri mattina, nelle stesse ore in cui la Procura si apprestava a inviare una decina di avvisi di garanzia. Si tratta di un dossier che apre nuovi, e inquietanti, scenari sul disastro. Ne parla il quotidiano La Stampa in un articolo di Matteo Indice e Roberto Sculli.

Ponte Morandi, la torre rimasta in piedi considerata più degradata di quella crollata

Dalla relazione emerge che il livello di degrado della torre rimasta in piedi era risultato più elevato di quella crollata. Stando a quanto riferito dal presidente della commissione del Mit, Roberto Ferrazza, il dato era di «quattro su una scala di cinque», superiore al livello 3 «riscontrato sulla pila 9» che è venuta giù. Ci si chiede dunque ora se i test effettuati erano attendibili e cosa sarebbe successo se a fosse crollata la torre 10 considerata degradata e non la torre 9. La pila con maggiori rischi, infatti, a differenza di quella che si è sbriciolata sfiora i palazzi e sovrasta un quartiere molto popolato. In base al dossier si può sostenere che poteva crollare anche la parte del viadotto vicino ai condomini e alle strade trafficate. I dati sul degrado delle torri risalgono ad ottobre 2017 e sono il risultato di test svolti nei mesi precedenti. Ma Autostrade non ha mai ordinato una limitazione del traffico. La relazione della commissione ha ovviamente generato allerta. Il commissario per l’emergenza, il governatore ligure Giovanni Toti, ha intimato ad Autostrade di intervenire sui monconi del ponte rimasto in piedi.

(Foto di copertina da archivio Ansa: nella combo, in alto, il ponte Morandi in una foto d’archivio e lo stesso ponte crollato

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