I 5 stelle ricordano gli aiuti a Benetton (e scordano la Lega Nord)

20/08/2018 di Redazione

«Non è un caso che Forza Italia e Partito Democratico abbiano deciso di schierarsi dalla parte dei Benetton preoccupandosi delle azioni di Atlantia invece che della richiesta di giustizia e di sicurezza che arriva da milioni di italiani. Ecco perché». Questo è uno degli ultimi post sui social del MoVimento 5 Stelle che ricorda, con un pezzo sul blog ufficiale, le responsabilità di Pd e Forza Italia nella gestione delle autostrade italiane.

Le opposizioni sono colpevoli, i governi di centrodestra e centrosinistra hanno aiutato a «costruire un sistema insano di favori alle concessionarie, contribuendo in maniera determinante ad arricchirle a discapito della manutenzione delle nostre infrastrutture». Ecco un estratto del post M5s:

Prima dell’entrata in vigore del cosiddetto Codice dei Contratti Pubblici (aprile 2006) una norma prevedeva infatti la possibilità che i lavori relativi alle concessioni (tutte, non solo autostradali) venissero affidati direttamente senza gara d’appalto a evidenza pubblica fino al 60% del loro importo, con obbligo di bando pubblico solo per il 40%. Su tale norma la Commissione Europea aprì una procedura di infrazione contro l’Italia e la norma incriminata venne modificata dal Governo Prodi (D.L. 262/2006) obbligando i concessionari ad appaltare con bando pubblico il 100% dei lavori.

Due anni dopo il Governo Berlusconi (DL 207/2008) una volta chiusa la procedura di infrazione tornò alla situazione precedente e quindi alle concessionarie autostradali venne nuovamente consentito di affidare alle loro imprese di costruzioni fino al 60% del totale dei lavori, con decorrenza dall’1 gennaio 2009.

Successivamente il Governo Monti (DL 1/2012) ridusse tale percentuale al 50%, obbligando quindi ad appaltare il residuo 50% dei lavori da realizzare, e programmò di ridurre ulteriormente la percentuale dei lavori “in house” al 40%, con decorrenza dall’1 gennaio 2014.

Il Governo Renzi finse di intervenire con il cosiddetto Nuovo Codice degli Appalti (DLgs 50/2016) e di programmare una ulteriore riduzione al 20%, con decorrenza dall’aprile 2018, ma fu un emendamento all’ultima Legge di Bilancio dello stesso Pd, a prima firma Borioli, che introdusse una specifica deroga per “i titolari delle concessioni autostradali non affidate con la formula della finanza di progetto, ovvero con procedure di gara a evidenza pubblica secondo il diritto dell’Unione Europea” e quindi proprio per Autostrade per l’Italia e SIAS. Tale deroga prevede che per questi soggetti la percentuale di affidamenti “in house” ritorni al 40% (quindi di fatto quella al 20% non è mai entrata in vigore).

Notate una assenza? La Lega Nord, attuale alleata nel “governo del cambiamento” che sostenne in aula nel 2008 il Salva Benetton. Salvini incluso, che votò a favore della modifica lanciata dal governo Berlusconi. 

Perché i governi di centrodestra ebbero il supporto leghista negli anni. I 5 stelle però se lo scordano. In un memento in cui il nome della Lega Nord non compare lungo tutto il pensiero riportato sul blog.

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Meno male che ci sono i followers a ricordarlo.

m5s benetton

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