Arcigay vuole le scuse Rai «per tutti quelli che credono nel servizio pubblico»

A pochi giorni dall’esplosione della polemica sui commenti di Paola Perego sugli Asessuali, Arcigay manda una lettera al presidente della commissione di Vigilanza Rai chiedendo scuse ufficiali verso non soltanto la comunità di asessuali ma anche verso chi (ancora) crede nel servizio pubblico.

Arcigay, l’asessualità non è uno scherzo

Il segretario nazionale di Arcigay Gabriele Piazzoni, ha inviato oggi una lettera al Presidente della Commissione di Vigilanza Rai, senatore Alberto Barachini, per protestare e chiedere delle scuse ufficiali in merito ai commenti offensivi e denigratori fatti da Paola Perego e Laura Campiglio durante la trasmissione del 4 agosto del programma di Radio2 “Al posto del cuore“. «Le conduttrici del programma hanno affrontato il tema in chiave decisamente offensiva – scrive Piazzoni – definendo le persone asessuali come ‘malati’, portatori di ‘un morbo’, ‘strani’, che ‘sicuramente non si riproducono, quindi sono una categoria in via d’estinzione».  Piazzoni nella lettera spiega anche che il termine asessuale identifica un tipo di orientamento sessuale caratterizzato dalla mancanza di attrazione sessuale verso tutti i generi, sottolineando come la descrizione fornita da Paola Perego e Laura Campiglio fosse imprecisa e poco consapevole, oltre che di cattivo gusto.

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Arcigay , «un’offesa anche verso chi crede nel servizio pubblico»

I commenti fatti durante il siparietto in radio avevano immediatamente forte indignazione da parte degli ascoltatori. Sulle pagine Twitter re Facebook della trasmissione in molti hanno scritto post di indignazione e disgusto. Alle voci dei rappresentanti di Arcigay a livello locale Francesco Donini e Alberto Nicolini – rispettivamente presidenti di Arcigay Modena e Arcigay Ravenna – si erano unite quelle degli ascoltatori che si sono sentiti offesi dalla maniera in cui si era trattato l’argomento, considerata inaccettabile. Una posizione che anche Piazzoni ha ribadito nella sua lettera: «Le conduttrici hanno dato vita ad un momento estremamente offensivo e discriminatorio, non solo per tutte le persone asessuali, ma per tutti coloro che hanno la giusta considerazione del servizio pubblico radiotelevisivo e non si aspetterebbero mai, in quel contesto, parole infamanti e denigratorie rivolte a persone che hanno tutto il diritto di vivere la propria sessualità come meglio sentono e credono».

Arcigay, «necessarie le scuse ufficiali da parte della Rai»

Piazzoni conclude la lettera interpellando direttamente il Presidente della Commissione di Vigilanza Rai a nome di tutta la comunità: «Siamo pertanto a chiedere che la Rai provveda a fornire le proprie scuse alle tante persone che si sono viste colpite dal modo in cui la trasmissione ha affrontato la tematica dell’asessualità» e invita il network a «fornire uno spazio adeguato ad un approfondimento corretto sulla materia, realizzando dunque il mandato del servizio pubblico di crescita sociale e culturale del Paese».

(credits foto copertina:  ANSA/CLAUDIO PERI)

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