Suburra ha ingaggiato un Casamonica per la nuova stagione

Il cinema è anche verità. Sopratutto quando alla realtà si ispira. Perché allora non sfruttare i personaggi “realmente esistenti”? devono averla pensata cosi negli uffici di Netflix durante la pianificazione della seconda stagione di Suburra, perché in questi giorni sul set è apparso proprio un Casamonica in persona: si tratta di Lucky Luciano, il nipote .

Suburra 2 e i Casamonica, la storia interseca la realtà

La serie tv, prima produzione Netflix originale italiana, è il prequel dell’omonimo film diretto da Stefano Sollima, a sua volta ispirato dal romanzo di Giancarlo De Cataldo e Carlo Bonini. La storia si snoda attraverso gli affari malavitosi che ruotano intorno all’assegnazione degli appalti per la costruzione del Porto Turistico di Roma nel quartiere di Ostia, e che coinvolgono, volenti o nolenti, politici, criminali, cittadini comuni e sinti. Per dipingere la famiglia sinti degli Anacleti, l’ispirazione era andata a finire sui Casamonica.

Proprio loro, il cui clan spadroneggia nella capitale al punto da appropriarsi delle strade del centro per celebrare il funerale del defunto “re di Roma” Vittorio Casamonica in pieno stile “il Padrino“, ora sembrano poter intervenire direttamente sul set cinematografico. L’ingaggio di Lucky Luciano è di reclutare i figuranti sinti che reciteranno nella seconda stagione; una scelta che la Cattleya conferma ad Arianna Giunti, giornalista dell’Espresso , motivata dalla «sua esperienza nell’industria del cinema». Certo, esperienza ne ha: da bambino recitò in un film western con Orson Welles e Tomas Milian. E lui non nasconde il suo entusiasmo: posta candidamente le foto con gli attori su Facebook e alla giornalista dell’Espresso confessa «sto lavorando alle riprese di Suburra 2 con un ruolo che mi hanno dato e che ho accettato volentieri. Sa, qui mi pagano bene…».

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Suburra 2 e i Casamonica, le implicazioni

Ad essere controverso, è il rapporto tra la produzione e lo Stato. I Casamonica hanno più volte affermato che «a Roma la mafia non esiste», si sono schierati contro lo Stato e sono stati coinvolti nello scandalo di Mafia Capitale che a loro collegava l’allora sindaco Gianni Alemanno. E proprio lo Stato, con Rai Fiction, figura tra i co-produttori della stagione che arriverà sulla piattaforma di Streaming.

(credits foto di copertina: ANSA/MASSIMO PERCOSSI)

 

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