Cosa sta succedendo nello Zimbabwe dopo le elezione: dai curiosi endorsement all’intervento della polizia

03/08/2018 di Enzo Boldi

Era dal 1980 che nello Zimbabwe non si andava a votare per l’elezione del proprio Presidente, ma dalle notizie che arrivano dal Paese africano il risultato elettorale non è stato riconosciuto da tutti. A risultare vincitore è stato il partito Zanu-PF, guidato dal Presidente uscente Emmerson Mnangagwa. Un esito che non è andato giù agli oppositori e rivali dell’MCD, guidati dal loro leader Nelson Chamisa – e sostenuti pubblicamente anche dal grande rivale storico ed ex Presidente dittatore Robert Mugabe, come nei più perversi giochi di opportunismo politico – che non ha riconosciuto il risultato del voto.

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Da alcuni giorni, ancor prima che venissero ufficializzati i risultati del voto, i sostenitori di Nelson Chamisa erano scesi in piazza per protestare contro i brogli elettorali. La situazione è ben presto degenerata, con la polizia che ha sparato sulla folla uccidendo tre persone. Il risultato del voto, secondo quanto detto dalla Commissione elettorale dello Zimbabwe, ha indicato il partito di Mnangagwa come vincitore grazie al 50,8% delle preferenze, cifra che ha permesso al Presidente uscente di non dover affrontare il ballottaggio. L’opposizione MCD ha ottenuto il 44,3.

Zimbabwe risultati elettorali, sospetti brogli elettorali e spari sulla folla

Il clima post elettorale nello Zimbabwe non accenna a rasserenarsi. La polizia, in assetto antisommossa con tanto di scudi e lacrimogeni, quest’oggi ha fatto irruzione in un Hotel di Harare dove si stava organizzando la conferenza stampa del leader dell’opposizione Nelson Chamisa. L’evento aperto alla stampa si terrà, nonostante i primi timori, e da fonti governative emerge che le forze dell’ordine erano intervenute pensando si trattasse di un raduno politico.

Zimbabwe risultati elettorali, il post Mugabe non parte nel migliore dei modi

Doveva essere il cambiamento, ma forse servirà ancora tempo. Lo Zimbabwe è arrivato a questo voto dopo 37 anni di governo ininterrotto dell’ex leader di Zanu-PF Robert Mugabe. Lo scorso novembre, con un colpo di Stato, l’ex presidente è stato costretto a dimettersi e al suo posto era subentrato proprio Emmerson Mnangagwa. Proprio per questo motivo, l’ex Presidente Mugabe, nei giorni precedenti al voto, aveva scaricato il suo storico partito, appoggiando l’opposizione guidata da Chamisa.

(foto di copertina: Shaun Jusa/Xinhua via ZUMA Wire)

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