Il complotto della bomboletta spray degli arbitri italiani

03/08/2018 di Enzo Boldi

La Fifa e il diritto d’autore. Avete presente la bomboletta spray con cui gli arbitri – anche italiani – disegnano sul manto erboso linee e semicerchi per rendere visibile la distanza tra il pallone e la barriera in occasione dei calci di punizione? Ecco, quell’invenzione – introdotta nei Mondiali di Brasile 2014 – potrebbe dover esser già accantonata per colpa di un brevetto.

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I due inventori della bomboletta spray Pablo Silva e Heine Allemagne hanno citato in giudizio la Fifa, denunciandola al Tribunale di Rio de Janeiro per aver «rubato» la loro invenzione e averla utilizzata senza il loro brevetto. I due, secondo quanto riporta il quotidiano sportivo spagnolo Marca, hanno ottenuto un’ingiunzione da parte dei giudici che – se le cose resteranno così – costringerà la Fifa e gli arbitri ad abbandonare l’utilizzo dell’ormai famosa bomboletta spray.

Fifa bomboletta spray, c’è il rischio di dirgli addio

La Fifa – che dovrà anche pagare ai due inventori una multa di 15mila euro, ma questo sarebbe il male minore -, ha presentato immediatamente ricorso nei confronti di questa ingiunzione, ma se non ci sarà nessun passo indietro da parte del Tribunale, dovrà dire definitivamente addio alle bombolette spray.

Fifa bomboletta spray, la distanza tra inventori e Federazione

Pablo Silva, uno dei due inventori della bomboletta spray, ha raccontato che – prima di far scattare la denuncia – ha provato più volte a trovare un accordo con gli uffici della Fifa, senza però mai riuscire a trovare alcun punto d’incontro. In attesa che inizino i campionati principali, tra cui la nostra Serie A, la Fifa si trova davanti a un bivio che, allo stato attuale dell’arte, la obbligherebbe alla rinuncia nell’utilizzo di questa innovazione che tanti applausi e simpatie era riuscita ad attirare. Oltre a essere risultata molto utile per il rispetto delle regole nella distanza nei calci di punizione.

(foto di copertina: Maurizio Borsari/AFLO)

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