AOC sottolinea gli effetti, ancor più evidenti dopo il down, del monopolio di Facebook

Alexandria Ocasio-Cortez ha evidenziato che il monopolio di Facebook mette a rischio le società e le democrazie

05/10/2021 di Ilaria Roncone

Nella giornata di ieri il mondo si è fermato per sette ore. Chi più chi meno, tutto il mondo ha dovuto fare i conti con gli effetti del down generalizzato di tutte le piattaforme di Menlo Park – da Instagram a Facebook, da Whatsapp a Messenger – con conseguenze più o meno incisive. Tra il calcolo di quanto ha perso Facebook per ogni secondo di down e la comprensione delle ragioni che stanno dietro a un’interruzione di servizio che mai si era prolungata tanto, ci sono anche gli effetti nella vita reale da analizzare. In questo frangente Alexandria Ocasio-Cortez ha sicuramente lanciato un interessante spunto in merito al monopolio Facebook.

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La riflessione di AOC sul monopolio Facebook

Il succo della riflessione della politica statunitense è il seguente: Facebook andava bloccato quando era il momento, ovvero quando ha acquistato piattaforme che avevano intrapreso la strada per essere rivali alla sua altezza e che non erano stati creati da lui (nello specifico, Instagram e Whatsapp). AOC ha risposto al reporter José Caparroso, che ha sottolineato come l’America Latina viva ogni giorno basandosi sul servizio offerto dalla chat di messaggistica con l’icona verde.

Ocasio-Cortez fa notare che la «missione monopolistica di Facebook di possedere, copiare o distruggere qualsiasi piattaforma concorrente ha effetti incredibilmente distruttivi sulla libera società e sulla democrazia». La politica conclude il suo pensiero con un radicale «scioglietela» in riferimento alla società di Marck Zuckerberg. La riflessione sul grandissimo potere di mercato delle piattaforme tech come Facebook, Apple e Google è molto attuale e in molti paesi si sta lavorando per minimizzarne gli effetti.

Quel monopolio che ha paralizzato le comunicazioni di un paese

Il fatto che Whatsapp e Messenger siano andati in down per sette ore ha portato alla paralisi in molti paesi del mondo proprio per via di quel monopolio nella comunicazione e non solo. Con 2,7 miliardi di utenti in tutto il mondo non è difficile comprendere la portata dell’interruzione; la Federal Trade Commission – agenzia governativa Usa che, tra le altre cose, previene e agisce sulle pratiche anticoncorrenziali – ha già citato in giudizio Facebook per aver comprato Instagram e Whatsapp.

Una strategia anticoncorrenziale a tutti gli effetti che, allo scopo di neutralizzare potenziali concorrenti, ha avuto – in un caso come quello di ieri – effetti devastanti nel reale in tutto il mondo. Se in un primo momento la FTC aveva approvato entrambi gli accordi – ormai vari anni fa – ora sembra arrivato il momento di cambiare la situazione e dare retta, tra gli altri, all’appello di AOC.

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