Come si è arrivati all’accordo tra Meta e i sindacati sui licenziamenti dei dipendenti di Facebook in Italia?

Il dialogo tra le parti iniziato a novembre, quando Meta ha annunciato che avrebbe licenziato 11mila dipendenti, si è concluso ieri con un accordo vantaggioso per i 12 dipendenti della sede italiana che saranno licenziati

25/01/2023 di Giordana Battisti

Il 2022 è stato un anno complesso per Meta, la società che gestisce anche di Instagram e Facebook. I dati pubblicati da Meta il 2 febbraio del 2022 e relativi all’ultimo trimestre del 2021 hanno deluso gli investitori perché gli analisti avevano prospettato una crescita dell’azienda diversa rispetto a quella effettivamente registrata. Il dato più rilevante emerso dai dati dell’ultimo trimestre del 2021 è che per la prima volta dal 2004, l’anno in cui Facebook è stato creato, tra l’ultimo trimestre del 2021 e il precedente il social network ha registrato un calo degli utenti giornalieri attivi a livello globale che sono passati da 1,930 miliardi a 1,929. Tutto questo ha causato una perdita del 20% del valore di mercato del titolo azionario di Meta alla Borsa di Wall Street, pari a più di 200 miliardi di dollari. Secondo Meta la perdita di utenti è dovuta in parte all’incapacità di Facebook di attirare nuovi utenti ma soprattutto al fatto che le nuove generazioni siano interessate a piattaforme diverse, la più popolare tra queste è TikTok.

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La più grande riduzione di dipendenti della storia della società di Mark Zuckerberg, Meta

A novembre del 2022 il Wall Street Journal ha scritto che Meta avrebbe licenziato larga parte dei suoi 87mila dipendenti totali. In quell’occasione Dave Arnold, un portavoce di Meta, si era basato su una precedente dichiarazione di Mark Zuckerberg, amministratore delegato dell’azienda, per comunicare che Facebook avrebbe chiuso l’anno con lo stesso bilancio del precedente. In effetti anche i risultati finanziari del penultimo trimestre del 2022 erano stati giudicati deludenti: in particolare gli investimenti di Meta nel metaverso sono stati ingenti ma non hanno favorito la crescita finanziaria dell’azienda. Dopo l’anticipazione del Wall Street Journal, Meta ha annunciato che avrebbe licenziato 11 mila dipendenti, pari al 13% del totale. Zuckerberg si è assunto la propria responsabilità spiegando di aver aumentato gli investimenti spinto dalla crescita dei ricavi delle piattaforme online dovuta alla pandemia e ha detto di aver sbagliato a credere che questa crescita sarebbe continuata anche dopo: «Non solo il commercio online è tornato alle tendenze precedenti, ma la recessione macroeconomica, l’aumento della concorrenza e la perdita del segnale pubblicitario hanno fatto sì che le nostre entrate fossero molto inferiori a quanto mi aspettavo. Ho sbagliato e me ne assumo la responsabilità».

E in Italia? L’accordo tra Meta e i sindacati

Dopo l’annuncio della riduzione del personale a livello globale tra i dipendenti di Meta in Italia si è diffusa una sensazione di forte spaesamento anche dovuta al fatto che molti di loro erano stati assunti da pochi mesi. Meta aveva comunicato che avrebbe licenziato al massimo 22 dipendenti che lavoravano in Italia: si tratta del 17% dei 130 dipendenti totali. In un comunicato congiunto Filcams CGIL, Fisascat CISL e Uiltucs UIL avevano sostenuto che i dipendenti non avrebbero dovuto subire le conseguenze di scelte sbagliate dell’azienda, che avrebbe dovuto dunque assumersi tutte le responsabilità.

Il 17 novembre si è tenuto a Milano il primo incontro tra la società di Zuckerberg e le principali sigle sindacali. Questo incontro ha segnato l’inizio di un percorso che si è concluso ieri e che Giornalettismo ha seguito nei suoi principali sviluppi. Il dialogo tra le parti è stato lungo e complesso anche perché Meta non è un’azienda sindacalizzata e la decisione di licenziare un numero così elevato di dipendenti è un unicum. A metà dicembre non c’erano state ancora delle risposte risolutive da parte di Meta alle rivendicazioni dei sindacati; inoltre, Meta aveva aperto una procedura di assunzione che riguardava anche alcune posizioni in Italia e questa decisione era stata fortemente criticata dai sindacati.

Nel corso di questi mesi la società ha deciso di ridurre il numero dei licenziamenti a 12 e per queste persone i sindacati sono riusciti ad accordarsi con Meta per garantire delle condizioni vantaggiose.

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