I sindacati sugli esuberi di Meta: «L’azienda licenzia ma ha aperto una procedura di assunzione a livello globale»

Nessun sostanziale passo in avanti da parte dell'azienda, se non una leggerissima riduzione del numero degli esuberi previsti

15/12/2022 di Redazione

Non un passo avanti, nel lungo iter che porterà anche la divisione italiana di Meta verso gli esuberi previsti a livello globale. È questo l’esito dell’ultimo incontro con i sindacati di categoria. Per Filcams Cgil, Fisascat Cisl e UILtucs siamo a un punto di stallo con la procedura di cui si è data comunicazione qualche settimana fa. «Il quadro che emerge – dicono i sindacati in una nota – conferma le nostre preoccupazioni: l’assenza di effettive soluzioni. Facebook promette intese che non vedono poi una reale traduzione pratica, intenti “virtuali” e non concreti. I licenziamenti che intendono mettere in campo, diversamente sono estremamente reali».

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A quanto pare, rispetto ai 22 dipendenti che si intendeva tagliare all’inizio, ci sarà soltanto una leggera contrazione di questo gruppo di esuberi, tra l’altro non legato alla trattativa sindacale con la divisione italiana, ma dettata da una scelta globale. Meta aveva previsto, per l’Italia, una percentuale maggiore rispetto al resto del mondo di licenziamenti (il 17% per la sede di Milano).

«Nel contempo – continuano i sindacati – scopriamo che l’azienda ha aperto un processo di assunzione a livello globale che coinvolge anche il nostro paese. Riteniamo inaccettabile pensare di procedere con dei licenziamenti e assumere dall’esterno altri lavoratori senza prima valutare la ricollocazione degli stessi. Non è gioco, non siamo nel metaverso. La realtà del settore è complessa, l’espulsione di una ventina di lavoratrici e lavoratori avrà ricadute dure sulle loro vite».

La prossima fase sindacale si aprirà il 19 dicembre. Non che filtri un particolare ottimismo, ma i sindacati – in caso di persistenza di questa fase di stallo – si riservano di intraprendere tutte le iniziative del caso.

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