L’Italia ha un enorme problema (anche politico) con il 5G

Dal blocco della Lega all'aumento dei limiti elettromagnetici alle infrastrutture utilizzate per aumentare la copertura

09/04/2023 di Redazione Giornalettismo

Un tema su cui, per anni, si è dibattuto all’interno dei social. Tra complotti e fake news, le nuove generazioni di connessione per il traffico dati da mobile (e non solo) sono state al centro di ampie riflessioni. E la politica cosa ha fatto? I partiti si sono sempre divisi sul tema del 5G in Italia, spesso e volentieri per andare alla ricerca di voti agli estremi di questo confronto. L’ultimo caso, per esempio, è quello della Lega che si è opposta a un articolo – inizialmente inserito all’interno del testo del ddl Concorrenza, ancora in fase di approvazione – voluto dal governo di cui fa parte.

5G in Italia, la situazione della copertura nel nostro Paese

Non tutto il partito, ma una parte della Lega, ha fatto sì che l’aumento dei limiti elettromagnetici (con l’obiettivo di equipararlo alle media europea) fosse bloccato. Un passo indietro che rischia di lasciare fermo al palo il 5G in Italia. Perché il nostro Paese è al centro di un paradosso: la copertura è diffusa in quasi la totalità del territorio (parlando solo dei centri più popolati), ma la velocità è bassissima, tra le ultime in Europa. Questo perché anche le tecnologie utilizzate sono variegate e solo in rarissimi casi le infrastrutture usate per diffondere il segnale sono esclusivamente rivolta al 5G.

Di tutto ciò abbiamo parlato con la deputata di Italia Viva Giulia Pastorella, che da anni conduce campagne di consapevolezza sull’esigenza – per il nostro Paese – di ammodernare le infrastrutture per sfruttare a pieno le potenzialità della rete internet. Il tutto con la smentita delle più paradossali bufale sul tema.

 

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