E il resto del mondo? Il 5G negli altri Paesi e il gap economico con l’Italia

Come si sta sviluppando il 5G nel resto del mondo e cosa comporta, per un paese come l'Italia, rimanere indietro rispetto agli altri?

04/04/2023 di Redazione Giornalettismo

Dopo aver approfondito l0 stato della rete 5G in Italia abbiamo deciso, nell’approfondimento di oggi di Giornalettismo, di dedicare una pagina anche alla rete 5G nel mondo e alle implicazioni economiche che – per il nostro paese – comporta l’essere rimasti indietro.

Partiamo dal presupposto che il timore tutto italiano dei rischi del 5G per la salute non ha una base scientifica e che – nel resto d’Europa e nel mondo – ci sono paesi che si trovano ben più avanti. A livello internazionale il 5G sta facendo la differenza anche perché si tratta di una tecnologia, quella delle reti mobili di quinta generazione, che permette di progredire in moltissimi ambiti (dalle smart city alla realtà virtuale passando per esperienze immersive, telemedicina, robotica di precisione e tanto altro).

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A che punto siamo col 5G nel mondo?

Alcuni tra i dati più aggiornati su questa tematica li possiamo trovare nel Mobility Report di Ericsson relativamente al 2022 per il Mobile World Congress di Barcellona che si è tenuto a inizio marzo 2023. A fine 2022 abbiamo contato 8,4 miliardi di sim nel mondo (+39 milioni di unità abbonate alla rete mobile nell’ultimo trimestre del 2022). Ci sono più sim che persone al mondo, quindi, con un tasso di penetrazione che si attesta al 106% per un totale di 6,1 miliardi di abbonati mobili unici (ci sono persone che, al proprio nome, hanno abbinate due o più sim).

Con la crescita dell’internet mobile (abbiamo l’86% degli abbonati di tipo mobile broadband), a salire sono anche gli abbonamenti LTE (standard di connessione che consente l’accesso a internet a banda larga anche su reti mobili) per un totale di 5,1 miliardi pari al 60% del totale degli abbonamenti mobile. Scendendo nello specifico del 5G (che è possibile solo per smartphone di nuova generazione che lo supportano), nell’ultimo trimestre del 2022 è stato registrato un aumento di 136 milioni di unità.

Nel mondo, a fine 2022, abbiamo quindi potuto contare oltre 1 miliardo di abbonamenti 5G nel mondo. Per quanto riguarda gli operatori, sono in tutto 235 a fornire servizi 5G e almeno 35 quelli che sono riusciti a implementare reti 5G standalone (SA). Nel 2022 abbiamo visto anche un traffico dati da dispositivi mobile cresciuto del 40% rispetto tra quarto trimestre del 2021 e quarto trimestre del 2022. Questi numeri fanno segnare un raddoppio del traffico dati sulle reti mobili in appena due anni.

Quanto pesano 5G e mobile economy nella crescita

Quali sono gli effetti benefici della diffusione del 5G sull’economia di un paese e, viceversa, le perdite per chi rimane indietro? Un report approfondito del Centro Studi Tim suggerisce che dalla crisi del 2008 l’Italia è in una fase di bassissima crescita culminata con una ulteriore discesa del PIL causata dalla pandemia. Al contempo, con la pandemia ci siamo trovati in un contesto in cui – per forza di cose – il processo di digitalizzazione del paese ha dovuto accelerare.

Nonostante questo, la digitalizzazione complessiva dell’Italia rimane bassa e – di conseguenza – la capacità di ripresa del paese è più lenta di quella degli altri paesi. La cosiddetta mobile economy ha aumentato il suo peso negli ultimi vent’anni. Se dobbiamo quantificare, si parla – in media – del 4,3% del PIL nelle economie emergenti e del 2,8% del PIL nelle economie sviluppate (con un valore assoluto più alto in queste ultime pari a 1.500 mrd$).

Scendendo nello specifico dei dati europei, i benefici economici dati dalla mobile economy si attestano al 2,9% del PIL nel 2019 contribuendo alla crescita dei redditi per l’8%; in Italia, nello stesso periodo, dati AGCOM provano come il comparto mobile abbia contribuito per lo 0,76% dell’Economia (dato in linea con quello europeo, che si attesta allo 0,9% del PIL EU).

Quel gap economico tra l’Italia e i paesi con rete 5G più sviluppata

Le stime relativa all’impatto del 5G sull’economia mondiale tra il 2020 e il 2030 parlano chiaro: GSMA Intelligence ha stimato con nel 2030 il 5G andrà a pesare per un totale di 600 mrd$ sull’economia mondiale, ovvero il 2,1% della crescita. Un dato in netto aumento se si pensa che, per il 4G, era pari all’1,1%. Quali sono gli ambiti in cui impatterà? Nei settori industriali in primis, dal manufacturing ai servizi passando per il retail. Circa 1/3 della loro crescita complessiva si potrà attribuire al 5G.

Passando all’impatto del 5G sull’economia italiana, la tecnologia mobile dovrebbe pesare per 393 miliardi€ sul PIL nel periodo che va dal 2021 al 2040. Di questi, 160 miliardi€ in ambito human e 233 miliardi€ in ambito Internet of Things. Con lo sviluppo della tecnologia 5G, quindi, l’impatto economico positivo dovrebbe riversarsi non solo sui settori industriali coinvolti ma anche sul welfare collettivo grazie alla creazione di nuovi posti di lavoro e alla fiscalità aggiuntiva che si genera. Il 5G è, a tutti gli effetti, un abilitatore che – nei prossimi anni – dovrebbe permettere lo sviluppo do nuovi mercati strettamente legati al digitale nei servizi.

In quali ambiti il 5G sarà decisivo? Nella realtà aumentata (basti pensare ai processi manifatturieri e di manutenzione nonché all’offerta culturale e turistica), nell’entertainment (realtà immersiva per gli stadi e per i concerti), gaming (il cloud gaming sarà sviluppato basandosi sui servizi 5G).

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