Peiter Zatko testimonierà contro Twitter in Senato

Peiter Zatko, ex capo della sicurezza  di Twitter e whistleblower, sarà ascoltato dalla Commissione di giustizia del Senato il prossimo 13 settembre

25/08/2022 di Giordana Battisti

Peiter Zatko, ex capo della sicurezza  di Twitter e whistleblower, sarà ascoltato dalla Commissione di giustizia del Senato il prossimo 13 settembre. Peiter Zatko ha reso pubbliche – attraverso i media – le accuse riguardanti i gravi problemi di sicurezza di Twitter: Zatko ha condiviso circa 200 pagine di documenti relativi ai problemi di sicurezza di Twitter con il Congresso degli Stati Uniti, ha accusato parte della dirigenza di voler nascondere questo tipo di problemi che costituiscono un pericolo per i dati personali degli utenti del social network e ha dichiarato che alcuni dipendenti di Twitter potrebbero lavorare per un servizio segreto straniero. Ora Zatko porterà le sue testimonianze contro Twitter al Congresso.

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La vicenda di Zatko ricorda quella di Frances Haugen

Zatko durante l’udienza dovrebbe affrontare le preoccupazioni sulla privacy e sulla sicurezza nazionale sollevate nella sua denuncia. Secondo il Washington Post Zatko avrebbe già incontrato il personale della Commissione di giustizia e avrebbe già avuto tre incontri a Capitol Hill. Al momento, Twitter non ha commentato la notizia dell’udienza e non ha risposto alle domande avanzate dai media. L’unico commento sulla vicenda sembra essere stato emanato, tramite una nota interna, dal CEO di Twitter Parag Agrawal che ha detto che le dichiarazioni di Zatko sarebbero «una falsa narrativa piena di incoerenze e imprecisioni e presentata senza un contesto importante».

La vicenda di Zatko ricorda molto quella di Frances Haugen, ex dipendente e whistleblower di Facebook, anche lei chiamata a testimoniare davanti alle istituzioni statunitensi. Come Zatko, Haugen aveva sostenuto che Facebook potesse rappresentare un pericolo per la democrazia americana e prima di essere ascoltata in Senato aveva rilasciato delle dichiarazioni al Wall Street Journal. Nei documenti forniti da Haugen alla stampa si discutevano diversi aspetti problematici di Facebook, come il fatto che la società fosse impreparata nel contrastare la disinformazione e l’incitamento all’odio. Alcuni documenti riguardano anche l’attacco al Congresso americano del 6 gennaio 2021 e evidenziano come nei mesi precedenti all’insurrezione ci fosse stato su Facebook un forte malcontento che avrebbe dovuto far sospettare che quella sorta di indignazione social si potesse trasformare in azione violenta.

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