L’AI che fa parlare Édith Piaf e completare la canzone dei Beatles

L'utilizzo della tecnologia in questi due casi, nell'ambito di voce e AI, ha permesso di ottenere dei risultati ottimi frutto del consenso di chi conosceva gli artisti

16/11/2023 di Ilaria Roncone

Il fatto che il sindacato di attori, autori e sceneggiatori abbia fatto pressioni per comprendere anche il diritto d’immagine di chi non c’è più è indicativo di un fenomeno largamente diffuso: quello dell’AI utilizzato per far “risorgere i morti”, ovvero creare contenuti con voci di persone che non ci sono più. Ci sono casi recenti relativi a voce e AI che coinvolgono cantanti scomparsi,  Édith Piaf e i Beatles. Si può risentire la loro voce come se fossero vivi e vegeti ma che in realtà è stata creata con l’intelligenza artificiale.

LEGGI ANCHE >>> Il punto-chiave: l’utilizzo dell’AI generativa e il “diritto d’immagine”

Voce e AI, il caso di Édith Piaf

L’intelligenza artificiale è stata usata per ricreare la voce di della celebre cantante così che possa essere l’io narrante del film sulla sua vita a sessant’anni dalla sua morte. La notizia è stata riportata da Variety, che racconta come WMG (Warner Music Video) abbia collaborato con la Piaf Estate per la produzione del lungometraggio “Edith”. L’intelligenza artificiale del caso è stata addestrata a riprodurre la voce della cantante “nutrendosi” di centinaia di clip vocali. Lo scopo – nel contesto di un lungometraggio che vede la protagonista raccontarsi – è quello di aumentare l’impatto sugli spettatori grazie a quella voce ricreata.

La nuova canzone dei Beatles

La base della nuova canzone dei Beatles realizzata grazie all’AI è il frutto dell’arrangiamento di una veccia demo acustica che risale agli anni Settanta, un provino di John Lennon, che è poi stato completato negli anni ’90 con l’aggiunta della chitarra di George Harrison. All’inizio di novembre è stata pubblicata la canzone “Now and Then”, classificata a tutti gli effetti come nuova canzone della band. Il tocco finale è stato dato, negli scorsi mesi, da Paul McCartney e Ringo Starr che – sfruttando un software in grado di isolare la voce di Lennon dal pianoforte – hanno creato un arrangiamento moderno a partire dalla linea vocale originale.

Il risultato è un brano perfettamente in linea con ciò che è sempre stata la band, dalla voce di Lennon agli strumenti del resto della band. McCartney e Starr hanno visto nell’AI la possibilità di completare una canzone rimasta nel cassetto per decenni. Se in un primo momento c’era scetticismo, i fan hanno accolto il prodotto del lavoro congiunto dei componenti della band sfruttando l’AI in maniera entusiastica.

Share this article