Per il virologo Perno «il branco di imbecilli sui Navigli rischia di vanificare sforzo di mesi»

Per Carlo Federico Perno, virologo a capo del laboratorio di microbiologia dell’ospedale Niguarda di Milano, i giovani assembrati ai Navigli durante l’orario dell’aperitivo lo scorso 7 maggio senza mascherine o con le mascherine abbassate sul collo, sono «un branco di imbecilli. E non lo dico così tanto per dire ma lo dico come commento scientifico. È stupidità allo stato puro».

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In un’intervista rilasciata al quotidiano ‘Il Giornale’, il virologo ha detto di temere nuovi positivi al coronavirus tra due settimane (quello che è «il periodo di incubazione del virus») anche per colpa di questi comportamenti sbagliati. «Rischiano di vanificare i sacrifici fatti in questi due mesi di isolamento. Non solo, rischiano anche di portare a una nuova chiusura, che spero non avvenga, e quindi di creare ancora più problemi alle attività che stanno cercando di ripartire», ha sottolineato Perno. «Solo con la squadra possiamo farcela. Lo dico con le parole del Papa: ci si salva tutti assieme. Ripeto, tutti assieme. Questa frase non ha solo valenza religiosa ma anche medica. Se quelli dell’aperitivo decidono di fregarsene della loro salute, almeno si rendano conto che così compromettono anche la salute degli altri», ha aggiunto. «L’ideale sarebbe che si mettessero in quarantena o almeno che limitassero i contatti nelle prossime settimane. Ma non credo che nessuna di quelle persone ci pensi», ha concluso.

Il sindaco di Milano, Beppe Sala, dopo le immagini sui Navigli che ha definito ‘vergognose’, non ha usato mezzi termini per definire il comportamento dei suoi concittadini e ha lanciato un ultimatum: «Sono sempre stato il primo – ha detto – a elogiare il comportamento dei milanesi. Ma se c’è da incazzarsi lo faccio, e quelle immagini mi hanno fatto incazzare. Sono vergognose. Ora, è anche un po’ per me deprimente dover rispiegare qual è la situazione. Ve lo ridico: siamo non solo in crisi dal punto di vista sanitario, ma siamo in una profondissima crisi socio-economica. Milano ha bisogno di tornare a lavorare: non è un vezzo riaprire, è una necessità e io starò sempre dalla parte delle famiglie che non arrivano a fine mese. Non permetterò che quattro scalmanati senza mascherina, uno vicino all’altro mettano a rischio i cittadini. O le cose cambiano oggi, o io domani sarò come al solito a Palazzo Marino e prenderò provvedimenti: chiudo i Navigli e limito l’asporto di bar e ristoranti», ha concluso Sala.

[CREDIT PHOTO: SCREENSHOT DAL VIDEO DI REPUBBLICA.IT]

 

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