L’assurda polemica sulla vignetta di Vauro e sul «se ci fosse stato Maometto»

Una vignetta à la Charlie Hebdo. E il vignettista Vauro finisce nel mirino dei social network. Per Left, nel giorno di Pasqua, è stata pubblicata l’immagine di un Cristo risorto che viene colpito da un proiettile israeliano. Il titolo della vignetta è «Palestina, Pasqua di resurrezione», mentre un giovane palestinese suggerisce al Cristo colpito: «Te l’avevo detto di stare attento al fuoco israeliano».

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VIGNETTA PASQUA VAURO, COSA HA DISEGNATO

Il riferimento, in un momento particolarmente sentito sia per i cristiani, sia per gli ebrei (con qualche giorno di anticipo), è ai violenti fatti di Gaza, dove nella Grande Marcia del ritorno, sono stati uccisi 16 manifestanti palestinesi e ne sono stati feriti circa un migliaio. Un beffardo controcanto ai messaggi di pace che, solitamente, riempiono questo periodo dell’anno.

Qualcuno ci ha visto della blasfemia e ha fatto partire immediatamente dei paragoni con le rappresentazioni satiriche di Maometto (che hanno portato allo storico attentato alla redazione di Charlie Hebdo del 7 gennaio 2015). «Pensate se al posto del Cristo ci fosse stato Maometto» si legge su Facebook, dove la vignetta è stata molto condivisa dai suoi detrattori.

VIGNETTA PASQUA VAURO, LE CRITICHE

Ovviamente, molto spesso, alla condivisione si accompagnava anche l’offesa diretta nei confronti del vignettista Vauro. Non si comprende la ragione di questa critica moralista. Quando, in passato, giornali satirici hanno proposto delle vignette di Maometto e – contestualmente – si è registrato il violento disappunto del mondo arabo, sono stati tanti quelli che hanno invocato la libertà di espressione e hanno, invece, condannato l’estremismo islamico che non permetteva di manifestare tranquillamente e laicamente le proprie idee. Tanto più che, molto spesso, questo stesso estremismo ha provocato degli atti di violenza unanimamente condannati.

Perché quindi, quando sono i simboli cristiani a essere utilizzati per fare satira, questo moto d’indignazione popolare si alza compatto e mira a condannare l’autore della vignetta? Non è integralismo anche questo?

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