Scontro Sallusti-Vauro sul Duce e il modo di trattare i migranti | VIDEO

22/09/2017 di Gianmichele Laino

Non solo il dibattito sui migranti e sul metodo Minniti con Emma Bonino: la puntata di Piazzapulita di ieri, in onda su La7, è stato anche il teatro di uno scontro piuttosto acceso tra il direttore de Il Giornale Alessandro Sallusti e l’eccentrico disegnatore Vauro Senesi. Questa volta, l’oggetto del contendere è il fascismo e l’antifascismo, sempre con un punto di vista sui migranti.

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VAURO SALLUSTI, IL DIBATTITO

Secondo Vauro, lo Stato italiano – in questo momento storico – sta utilizzando i migranti come capro espiatorio, elemento che si va ad aggiungere a un ritorno dell’estremismo di destra. Ha ribattuto il direttore del Giornale che il discorso del disegnatore sarebbe stato di stampo fascista, poiché non ammetteva la libertà di pensiero.

Poi, la discussione si è spostata sui migranti e sull’atteggiamento del partito fascista di Benito Mussolini nei confronti delle persone di colore. Secondo Alessandro Sallusti «Il Duce, tra i politici italiani, è stato il più amico della gente di colore», mentre Vauro – con la tipica verve toscana – ha risposto: «Pensa se gli stavano sul c****». Il disegnatore ha ricordato i massacri con il gas in Abissinia durante la guerra coloniale, mentre il direttore de Il Giornale ha ribattuto che, nel corso della guerra, sono morte anche tante persone di pelle bianca.

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La discussione, poi, si è spostata sulla legge Fiano, con il relatore presente in studio. Sallusti ha rilanciato sul fatto che il provvedimento approvato alla Camera (e che condanna tutta la simbologia e i gesti che si riferiscono al periodo fascista) sia, al contrario, una legge fascista in senso proprio, perché impedisce la libertà di pensiero. Vauro, invece, ha ricordato le accuse rivolte allo stesso Fiano perché di origini ebraiche: l’esponente del Partito Democratico, infatti, ha subito la perdita di diversi familiari nello sterminio dei campi di concentramento nazi-fascisti.

 

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