Tre minuti di banner bastano a ingannare Instagram e diffondere video per adulti

La segnalazione è stata ricevuta dal portale 404 Media, che ha evidenziato come non bastano le rigide policies di Instagram contro i contenuti sessualmente espliciti

22/01/2024 di Gianmichele Laino

Ma davvero la moderazione su una piattaforma così importante, diffusa e utilizzata come Instagram resiste per lo spazio di tre minuti e poi lascia correre come se niente fosse? Perché quello che è stato raccolto e raccontato da 404 Media vale sicuramente per i video per adulti su Instagram, ma – a questo punto – potrebbe configurarsi anche come lasciapassare per qualsiasi tipo di contenuto vietato dalle policies della piattaforma. In sintesi, per caricare un video hot sulla controllatissima piattaforma di proprietà di Meta, basta farlo precedere da un banner fisso sullo schermo per un periodo di tempo superiore ai tre minuti. È stato questo, infatti, l’escamotage utilizzato per aggirare tutti i controlli della piattaforma e per diffondere, attraverso uno degli strumenti digitali più impiegati al mondo, contenuti che normalmente sarebbero stati vietati.

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L’escamotage usato per caricare i video per adulti su Instagram

Si diceva, dunque, che un banner con un conto alla rovescia della durata – appunto – di tre minuti precedeva alcuni video dalle centinaia di migliaia di visualizzazioni. Il caso da cui l’indagine di 404 Media è partita riguarda un video di un uomo che, dopo il conto alla rovescia, si masturbava: immagini che sono state viste 2,1 milioni di volte. Non citeremo il nome dell’account ma, a quanto pare, su Instagram ce ne sono diversi che divergono di pochissimo nel naming che utilizzano la stessa tecnica per diffondere video dalle centinaia di migliaia di visualizzazioni. La maggior parte di questi account presentano commenti in hindi.

I video sono accompagnati anche da descrizioni piuttosto equivoche: si parla, al loro interno, di visite ginecologiche o dei benefici dell’allattamento al seno, chiare allusioni a immagini che, dopo i tre minuti di countdown, sono decisamente più esplicite e contestualizzano – con una sorta di ironia fuori posto – i contenuti delle descrizioni dei post.

Le piattaforme per adulti sono molto contrariate da questo fatto

La questione – su cui Instagram non ha rilasciato commenti – ha fatto davvero innervosire coloro che producono contenuti per adulti, per cui Instagram è davvero un terreno off limits. Ma anche i content creators di video relativi all’educazione sessuale sono sul piede di guerra: le restrizioni della piattaforma per ogni contenuto per adulti sono interpretate spesso in maniera estensiva. Così, anche se i content creators che fanno educazione sessuale utilizzano un linguaggio magari allusivo ma non sessualmente esplicito, capita spesso che la piattaforma intervenga per bloccare la diffusione di determinati tipi di contenuto. Giornalettismo, in passato, ha riportato anche la polemica tra Instagram e PornHub, la piattaforma per adulti a diffusione globale che – come tutti i grandi brand di riferimento -. avrebbe voluto usare Instagram come vetrina per i propri contenuti. Invece, il suo account è stato più volte bannato.

Se si considera che, grazie all’escamotage dei tre minuti, gli account che hanno pubblicato video per adulti hanno utilizzato del materiale proveniente da piattaforme porno (come xHamster), si comprende bene come una piattaforma come PornHub (che fa questo lavoro in maniera dichiarata e che di certo non avrebbe diffuso su Instagram i suoi contenuti più espliciti) possa essere contrariata dall’episodio segnalato da 404 Media. Com’è possibile, insomma, che qualcuno possa diffondere video di proprietà di altri (ottenendo milioni di visualizzazioni da questi), mentre i proprietari dei diritti di video per adulti vengono bannati da Instagram? E questa cosa del countdown si limita soltanto a veicolare contenuti per adulti o può essere il preambolo per diffondere, via Instagram, anche video violenti?

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