«Il vaccino è un genocidio», bufera sulla neo candidata M5S
27/01/2018 di Redazione
Lei si chiama Sara Cunial è una imprenditrice del settore agricolo e, come spiega oggi La Stampa, la sua candidatura nei 5 stelle fa discutere. Fa discutere per via di un post, pubblicato lo scorso 6 gennaio alle 15.54 in cui spiega come il vaccino sia «un genocidio gratuito».
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Cunial, nelle parlamentarie M5S, si è guadagnata un’investitura da capolista nel collegio vicentino della Camera dei Deputati. Riporta oggi il quotidiano torinese:
Dieci giorni prima che si aprissero le votazioni online per un posto in parlamento Cunial pubblica nella sua pagina del social network Facebook un link ad un articolo che paventa la possibilità di rendere gratuiti i vaccini influenzali per i più piccoli e il commento a corredo non va per il sottile. «Ricorda molto la politica di alcuni anni fa che prevedeva l’eutanasia di massa che doveva portare ad una rigenerazione genetica. In primo luogo doveva investire neonati e bambini malformati e
portatori di gravi handicap fisici e mentali, successivamente gli adulti». Poi riprende: «I reali contorni dell’operazione
furono mantenuti strettamente riservati e segreti con la complicità di medici e personale sanitario le case di cura
vennero riadattate con impianti per inalazioni di gas tossici e forni crematori per smaltire cadaveri ed impedire
eventuali ricerche sulle cause della morte da parte delle famiglie dei malati. Anche allora il servizio fu reso completamente
gratuito».
A poche ore dalla Giorno della Memoria, che cade oggi, quel pensiero virtuale sta suscitando diverse polemiche. E ora non è più visibile. Perché spiega la Stampa se prima quel post era in modalità pubblico da ieri pomeriggio Cunial ha rinforzato la privacy del suo profilo. Contatta da La Stampa si è trincerata dietro un secco “no comment”.