Quella corsa alla “notizia a tutti i costi” che ha ingannato i giornali su «Twitter a pagamento»

Questa volta, persino Elon Musk è stato sovrinterpretato. Eppure, la sua comunicazione, nel caso specifico, era stata chiara rispetto ai suoi canonici standard

04/10/2023 di Gianmichele Laino

La montagna ha partorito un topolino, come al solito. Solo che i giornali che fanno parte del nostro ecosistema mediatico fanno di tutto per trasformare il topolino in una pantegana. È il caso, per esempio, del chiacchiericcio che c’è stato intorno a una dichiarazione di Elon Musk – avvenuta durante l’incontro con Benjamin Netanyahu – a proposito dell’eventualità di mettere Twitter a pagamento per tutti. Avete capito bene: non soltanto quelli titolari di Twitter Blue e della conseguente spunta di account verificato, ma proprio a tutti gli utenti. Sia a quelli che utilizzano il social network X per pubblicare contenuti, sia a quelli che aprono l’app esclusivamente per leggere questi contenuti. Basterebbe rileggere quest’ultima affermazione per capire quanto una eventualità del genere sarebbe una vera e propria follia.

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La bufala di Twitter a pagamento

Cosa ha detto esattamente Musk? Comprendiamo che – probabilmente – la barriera linguistica ha creato un ostacolo notevole: «Direi che la ragione più importante per cui ci stiamo muovendo verso un piccolo pagamento mensile per l’uso del sistema X è che è l’unico modo che mi viene in mente per combattere vasti eserciti di bot». Ci stiamo muovendo  verso il pagamento non significa stiamo mettendo X a pagamento. E sappiamo anche che gli incontri istituzionali sono considerati spesso una sorta di palcoscenico da parte di Elon Musk per dar sfoggio delle sue idee più rivoluzionarie. A volte, si tratta di affermazioni estemporanee, che non trovano un riscontro pratico e che non hanno l’aria di essere oggetto di pianificazione. Insomma, di certo gli addetti ai lavori non hanno ravvisato nulla di tutto questo nel business model di Twitter/X.

Consideriamo, poi, un altro fatto. Chiunque abbia ripreso la notizia su Twitter è stato raggiunto da una etichetta di verifica da parte del team di moderazione della piattaforma (che – viste le idee di Musk sulla moderazione – sono sempre più rare e centellinate da parte di Twitter). All’interno di questa etichetta veniva specificato che il contenuto è fuorviante e che è stato decontestualizzato:

Eppure, nonostante questo, sono state diverse le testate che hanno ripreso l’informazione, ingigantendo in maniera esagerata la questione. E diffondendo delle notizie non corrette su una decisione che, se fosse confermata, significherebbe – molto probabilmente – la morte definitiva di Twitter.

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