Donald Trump si è pentito di non aver vietato Facebook e Twitter mentre era presidente

Trump ha voluto dire la sua sul blocco di Twitter in Nigeria voluto dal governo in seguito alla rimozione di un post del Presidente del paese

09/06/2021 di Ilaria Roncone

Con un social network naufragato ancor prima di essere annunciato, Donald Trump sulla questione Twitter Nigeria ha rilasciato una serie di dichiarazioni su quanto accaduto la scorsa settimana. Twitter ha deciso di rimuovere un post di Muhammadu Buhari contro i secessionisti e il governo ha provveduto a bannare Twitter dal paese. Decisione celebrata dall’ex presidente Usa, che è arrivato a congratularsi con la Nigeria per l’azione compiuta contro la piattaforma che «ha messo al bando il suo presidente». Si sente ovviamente toccato nell’intimo, il tycoon, tanto da dire che forse lui stesso avrebbe dovuto bannare Facebook e Twitter mentre era presidente.

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La dichiarazione di Trump su Twitter Nigeria

In una nota di Trump ripresa dalla Bbc si legge, oltre alle congratulazioni al presidente dello stato africano, che «più Paesi dovrebbero vietare Twitter e Facebook perché non consentono un discorso libero e aperto». «Chi sono loro per dettare il bene e il male se loro stessi sono cattivi? Forse avrei dovuto farlo mentre ero presidente – continua Trump – Ma Zuckerberg continuava a chiamarmi e a venire alla Casa Bianca per cena dicendomi quanto fossi bravo».

Da queste parole si deduce, quindi, che Trump non avrebbe bloccato Twitter e Facebook – che sono diventati il male assoluto, secondo lui – durante la sua presidenza per via delle cene con Zuckerberg.

E niente, fa già ridere così

Queste parole dette dall’ex presidente Usa, che ha costruito il suo massiccio consenso proprio sull’utilizzo di quelle piattaforme, suonano altamente incoerenti. Facebook e Twitter erano l’habitat naturale suo e delle sue tattiche politiche fino al 6 gennaio, quando gli eventi di Capitol Hill e l’uso scelerato che il tyccon ha fatto dei social in questione – gridando alle elezioni truccate mai provate e aizzando i suoi –  hanno portato all’assalto al Campidoglio e alla morte di cinque persone. Trump.

Come dire, finché gli è stato permesso di fare quello che voleva Facebook e Twitter – entrambi americano – hanno potuto esercitare il loro potere indisturbati. Quando l’utilizzo indiscriminato delle piattaforme ha portato gravi conseguenze nella realtà e provvedimenti commisurati, a quel punto non va più bene. I rapporti tumultuosi tra Trump e i social network, quindi, continuano.

(Immagine copertina: IPP/zumapress)

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