The Verge ha ricostruito com’è nata la teoria cospirativa del microchip nei vaccini

Da Reddit alla Svezia, i primi passi di una notizia che poi è diventata mainstream

07/06/2021 di Redazione

È una delle notizie che maggiormente ha caratterizzato la narrazione complottista sui vaccini nel mondo. Una news dalla portata internazionale, incredibilmente diffusa, che ha conquistato l’opinione di diversi cittadini. Solo negli Stati Uniti, infatti, secondo un sondaggio recente, un americano su 10 (e un repubblicano su 7) sono convinti che il vaccino contro il Coronavirus possa portare all’impianto di un microchip nell’essere umano. La teoria dei microchip nei vaccini – che non ha alcun fondamento scientifico e che è partita come una sorta di boutade – è diventata una delle più incredibili cospirazioni che ha condizionato non solo l’opinione diffusa sul vaccino anti-coronavirus, ma che mette a rischio l’intero apparato fiduciario del popolo nei confronti delle sue istituzioni.

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Microchip nei vaccini, l’origine della teoria

A interrogarsi sull’incredibile diffusione della teoria cospirazionista è stato il sito di informazione specializzata The Verge, che si è posto una domanda semplicissima: dove ha avuto inizio il tutto? E perché questa notizia ha fatto letteralmente il giro del mondo?

Secondo la testata americana, tutto sarebbe partito da Reddit. Il social network, che è salito recentemente alla ribalta delle cronache soprattutto per quanto riguarda alcune operazioni di borsa decisamente spericolate e non convenzionali (il caso GameStop, per intenderci), è stato un involontario punto di avvio per la teoria del microchip nei vaccini. Nel marzo 2020, all’inizio della pandemia negli Stati Uniti, quando ancora si registravano 150 morti totali nel Paese, Bill Gates si è sottoposto alle domande di un forum dedicato del social network per capire come poter fare a fronteggiare una situazione d’emergenza sanitaria. In quel contesto, il fondatore di Microsoft ha parlato di un passaporto digitale per le nostre cartelle cliniche come soluzione futuribile per migliorare la nostra esperienza con la sanità. Nessun riferimento a un microchip. Eppure, quella notizia – il giorno dopo – è rimbalzata su un sito svedese che spesso si era occupato di biohacking.

Il salto istituzionale

L’amministratore del sito in questione – CyphR – è stato contattato da TheVerge. L’uomo ha fornito la spiegazione su come quella notizia sia stata interpretata anche alla luce di vecchi studi nella fondazione Bill&Melinda Gates (risalenti al 2019) e come sia stata data una lettura un po’ forzata di quanto affermato nella chat di Reddit dal fondatore di Microsoft. Parlando, appunto, di microchip. Da lì, un pastore battista della Florida, Adam Fannin, ha preso spunto per un sermone su YouTube che parlava dell’argomento e che è stato visualizzato da 1,6 milioni di persone in poco tempo (il video è stato rimosso solo recentemente). Da lì è stato molto più semplice fare il passaparola e coinvolgere anche personaggi con grande visibilità. In ultimo, il salto istituzionale della teoria è stato fatto quando l’ex consigliere di Donald Trump, Roger Stone, ne ha parlato in una nota trasmissione newyorkese. Da lì, la ripresa sui giornali di queste dichiarazioni e l’inevitabile diffusione via web (social network e altri siti) della teoria, che – come nelle migliori tradizioni del telefono senza fili – si è sviluppata in più varianti a seconda del territorio di riferimento.

foto IPP/zumapress

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