Continua a impazzare la divisione ideologica sulla bufala della «Tachipirina e vigile attesa»

Per ore in tendenza su Twitter

16/05/2021 di Redazione

In tendenza su Twitter per diverse ore. Gli utenti hanno trovato il modo di dividersi ancora una volta, in maniera virale e totalmente incontrollata, sul tema della Tachipirina e vigile attesa. Ma di cosa stiamo parlando? Si tratta di una delle tesi più complottiste sul coronavirus che imperversano da quando la pandemia ha smesso di essere l’emergenza di cui tutti avevano paura ed è iniziata a diventare occasione di divisioni ideologiche, di dibattiti politici surreali e di affermazioni davvero poco informate perché condotte fuori dal solco del proprio campo di appartenenza.

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Tachipirina e vigile attesa, storia di una bufala

Sostanzialmente, anche oggi il popolo di Twitter si è diviso sulla base di una assurda polemica derivata da una bufala: ovvero quella che, nelle prime fasi della pandemia – quando l’emergenza medica era sotto gli occhi di tutti, le terapie intensive erano occupate, così come i reparti di ospedale ancora non sufficientemente attrezzati all’emergenza – l’Aifa avrebbe dato, come linea guida, quella delle cure domiciliari che comprendevano Tachipirina e vigile attesa come risposta ai malati di Covid-19 giovani o, comunque, non particolarmente gravi.

In realtà, come ha riportato tra gli altri Butac, questo binomio non è mai stato l’unico a essere indicato all’interno delle linee guida dell’Aifa che, al contrario, erano molto più dettagliate e prevedevano l’utilizzo – con prescrizione del medico di base – di altri farmaci come FANS, Eparine, Antibiotici, Cortisonici. Così come l’espressione “vigile attesa” non significava di certo lasciare il paziente al proprio destino, senza una opportuna (e frequente) consultazione con il proprio medico di base.

Ma oggi, si cerca di andare anche oltre. La polemica è esplosa anche tra quelli che sostengono – ahinoi – che la Tachipirina, ad oggi, abbia salvato – proprio in virtù di queste indicazioni di Aifa – più vite umane dei vaccini anti coronavirus. Il tutto è condito da tesi complottiste che è facile immaginare: il nuovo ordine mondiale, i microchip nelle iniezioni e l’idea che questa epidemia, in fondo, abbia fatto alleggerire le pressioni sugli istituti previdenziali, causando una maggiore mortalità tra gli anziani. Se il tunnel del coronavirus, lungi dall’essere arrivato a una conclusione comincia comunque a far vedere spiragli di luce, quello dei casi umani legati alla sua narrazione sembra essere ancora molto lungo.

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