Trump ha scritto su Twitter che ha vinto le elezioni (altro che discorso di concessione)
Come al solito, il social network ha flaggato il suo tweet
16/11/2020 di Gianmichele Laino
I won the election! – «Ho vinto le elezioni». Così Donald Trump, nella tarda notte americana (il mattino presto in Italia) ha twittato, eliminando qualsiasi dubbio, manifestato anche dalla stampa internazionale e italiana, sul fatto di voler fare a breve il discorso della concessione nei confronti di Joe Biden, riconoscendo la sua vittoria. Il problema è che Trump ha vinto le elezioni soltanto su Twitter, dove migliaia di followers continuano a retwittare i suoi messaggi, nonostante il flag del social network di Jack Dorsey che indica questo suo messaggio come fake, dal momento che nessuna fonte ufficiale ha indicato l’esito delle elezioni manifestato da Trump.
LEGGI ANCHE > Trump dice di aver vinto le elezioni e i media interrompono la conferenza stampa
Trump ha vinto le elezioni. Secondo lui. Su Twitter
I WON THE ELECTION!
— Donald J. Trump (@realDonaldTrump) November 16, 2020
Eppure i media di tutto il mondo – compresi quelli italiani – avevano pensato che il tweet che ha preceduto il fine settimana fosse in realtà quello della concessione e del riconoscimento della sconfitta. Trump aveva scritto (senza mai nominare Biden): «Lui ha vinto perché i media hanno detto così. Ma è una fake news, questa è una elezione truccata». Il fatto che Trump avesse fatto la premessa “lui ha vinto” poteva sembrare un cedimento alla realtà dei fatti.
Trump ha vinto?
Invece, il presidente degli Stati Uniti continua sulla propria strada, costruendosi una realtà parallela (su questo aspetto, segnaliamo un passaggio dell’intervista che abbiamo realizzato allo scrittore USA Joshua Cohen) e costruendola per milioni di elettori e di followers in tutto il mondo, che sono pronti a rendere virali i suoi messaggi su Twitter, nonostante il gran daffare del social network per cercare di dare il giusto contesto alla narrazione.
Nella mente dei complottisti, tuttavia, nemmeno Twitter e nemmeno l’indicazione dei suoi fact checkers possono essere considerati affidabili: farebbe tutto parte di un piano per mettere i bastoni tra le ruote al sovranismo, con i media e i social media che, addirittura, sarebbero complici di questo sistema. Ecco perché Trump ha vinto, comunque, per il popolo di Twitter e – più in generale – per quello dei social network. L’informazione ufficiale sembra essere davvero disarmata davanti a questi fenomeni.