Travaglio-Sallusti, il duello in tv: «Raggi trattata da prostituta», «Voi avete trattato le ragazze di Arcore da prostitute»

14/11/2018 di Redazione

«Hanno trattato la Raggi da prostituta, i giornalisti si devono scusare». «Nessuno l’ha trattata come prostituta, voi avete trattato come prostitute le ragazze di Arcore che sono uscite completamente assolte». È il botta e risposta al vetriolo andato in onda ieri in diretta su La7, nel corso del programma di Giovanni Floris DiMartedì, tra Marco Travaglio e Alessandro Sallusti, estremamente divisi sulle critiche che i big del Movimento 5 Stelle hanno rivolto negli ultimi giorni alla stampa italiana dopo l’assoluzione della sindaca di Roma.

«La Raggi è stata trattata da prostituta»: il duello Travaglio-Sallusti

«Fermo restando – ha affermato il direttore del Fatto Quotidiano – che nessun politico, a cominciare dal vicepremier Di Maio, deve permettersi di dare giudizi ai giornalisti, l’idea che adesso si sopportano meno le critiche è una sciocchezza assoluta. Berlusconi ha fatto cacciare dalla Rai Biagi, Santoro e Luttazzi perché sopportava le critiche? I renziani hanno cacciato dalla Rai Gabanelli, Giletti e Giannini perché sopportavano le critiche?». «Io – ha proseguito Travaglioper il momento non ho visto cacciare nessuno. Ho sentito delle parole in libertà che per fortuna non hanno nessuna conseguenza. Poi andiamo a vedere le palle che per due anni e mezzo sono state scritte sulla Raggi: che stava per essere accusata di corruzione, che stava promuovendo i suoi amanti, che era finita in una storia peggio di Tangentopoli, è stata trattata lei da prostituta. E poi ci meravigliamo del fatto che qualcuno deve scusarsi delle cose che ha scritto. Ma i giornalisti certamente devono scusarsi delle cose che hanno scritto: non siamo una categoria monolitica fatta delle stesse persone. Ci sono persone che hanno mentito e dovranno risponderne e ci sono persone che non hanno mentito e non dovranno risponderne. Il controllo non lo devono fare i politici, ma la nostra categoria deve farsi un grande esame di coscienza, altrimenti non saremmo una categoria screditata come è oggi a causa di qualcuno».

La replica di Sallusti è stata altrettanto dura. «Sono assolutamente d’accordo – ha risposto il direttore del Giornale al collega –: i politici facciano i politici, all’informazione, bene o male, ci pensiamo noi. Mi piacerebbe che nella nostra categoria non si facesse la morale o i moralisti. La Raggi non è stata trattata né meglio né peggio di come certa stampa ha trattato il processo Ruby, Berlusconi è stato completamente assolto, e di come è stato trattato il padre di Renzi in un processo in cui è stato assolto. I giornali fanno i giornali, io non ho mai chiesto le dimissioni della Raggi: credo che debba andar via perché la tappa finale del Giro d’Italia in mondovisione si è dovuta fermare perché Roma non era agibile quando da due anni sapevano che sarebbe arrivata la tappa».

«Voi avete trattato come prostitute le ragazze di Arcore»

A quel punto il botta è risposta è diventato più aspro. Travaglio: «Non capisco cosa c’entri un processo nel quale la Raggi era accusata di aver scritto una lettera, rispetto a un processo per prostituzione minorale, per telefonate del presidente del Consiglio alla Questura di Milano». Quindi Sallusti: «È stato completamente assolto!». E ancora il direttore del Fatto: «E l’abbiamo scritto!». E il collega: «Ma ci mancherebbe altro! Ma cosa avete scritto prima? Nessuno ha detto ‘scusate’…». Ancora Travaglio: «La Raggi è stata trattata una prostituta come una Messalina del Campidoglio che si mangiava tutti gli uomini che incontrava per la strada…». Sallusti: «Ma chi l’ha trattata come una prostituta? Voi avete trattato come prostitute le ragazze di Arcore che sono uscite completamente assolte! Avete trattato il padre di Renzi come un bandito…».

Le parole forti sono volate anche in seguito, commentando l’intervento di Alessandro Di Battista, che dopo l’assoluzione della sindaca di Roma ha definito i giornalisti «pennivendoli», «puttane». Travaglio: «Ha detto: ‘Chi ha trattato la Raggi da puttana è una puttana a sua volta’. E quindi si riferiva a chi ha trattato la Raggi da puttana. Non è un messaggio di politico ma di un privato cittadino». Quindi Sallusti: «Vuol dire che chi ha trattato Berlusconi come un puttaniere, è un puttaniere?».

(Immagine di copertina da video del programma di La7 ‘DiMartedì’)

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