Sgominata una banda di cybercriminali che “ripuliva” i soldi ottenuti da frodi sul trading online

Tre arresti a Torino, ma il coinvolgimento è stato molto più ampio

17/12/2022 di Enzo Boldi

Organizzavano la truffa, cercavano vittime online (o anche con contatti telefonici). Poi, dopo aver agguantato il bottino, utilizzavano altri espedienti per “ripulire” – quindi rendere riutilizzabili e fuori da ogni possibile tracciamento – quei soldi sottratti alle ignare persone frodate. Nelle scorse ore, la Polizia Postale italiana ha sgominato – nell’ambito dell’operazione denominata “TradeScam” – una banda di criminali che avevano un ruolo be specifico nel mondo delle truffe online: riciclare i soldi sottratti alle vittime attraverso le frodi del trading (quello non certificato e non sicuro) online. I tre arresti principali sono avvenuti a Torino.

LEGGI ANCHE > La mail truffa del corriere Bartolini (a cui tanti stanno credendo)

L’operazione era iniziata nel 2019, su spinta della Procura della Repubblica di Torino. E nella giornata di venerdì 16 novembre sono arrivate le perquisizioni, la consegna dell’iscrizione nel registro degli indagati nei confronti di oltre una dozzina di persone e il mandato di arresto contro tre persone. La Polizia Postale ha spiegato nel dettaglio cosa è stato rilevato nel corso della fase investigativa: «L’indagine, articolata su tre diversi procedimenti penali, ha portato ad individuare un’organizzazione criminale gerarchizzata che agiva tra l’Italia e l’Albania con l’intento di ripulire il denaro proveniente dalle truffe dei falsi investimenti ai danni di ignari utenti del web; gli approfondimenti investigativi hanno interessato in modo trasversale evidenze informatiche, bancarie e societarie, ricostruite e messe a sistema anche mediante il ricorso a prolungate attività tecniche di pedinamento informatico che hanno fatto emergere il coordinamento unitario nella gestione del fenomeno criminale».

TradeScam, l’operazione sul riciclaggio dalle truffe online

Un sistema collaudato, dunque, per riciclare quei soldi sottratti agli utenti che si sono fidati di chi – ora è ancor più evidente – non era un broker accreditato, ma un criminale informatico in grado di convincere persone a effettuare investimenti nel mondo del trading online. Ovviamente, la stessa Polizia Postale – a margine della spiegazione dell’operazione “TradeScam” – ricorda ai cittadini i comportamenti corretti da tenere per evitare di cadere in truffe: non fidarsi di chi “offre” guadagni troppo elevati (non è tutto oro quello che luccica); mai consegnare telefonicamente (e a sconosciuti) le proprie credenziali; non accettare l’imposizione di installare software sui nostri dispositivi; fare ricerche online sulla veridicità e la bontà dell’operatore di trading; mai investire soldi per sbloccarne altri già investiti; verificare sul sito della Consob (o della Banca d’Italia) se ci si sta rivolgendo a intermediari autorizzati.

Share this article