Per il governatore Toti l’emergenza coronavirus non c’è né in Liguria, né nel resto del Paese

Giovanni Toti è molto arrabbiato per l’ordinanza del ministro della Salute Roberto Speranza che ha dimezzato la capienza dei treni dopo che le compagnie (Trenitalia e Italo) avevano avuto il via libera per riprendere la loro normale attività, occupando con le prenotazioni tutti i posti a sedere a bordo. Il governatore della Liguria la ritiene un cedimento evitabile al comitato tecnico-scientifico che, secondo Toti intervistato dal Corriere della Sera, deve giustificare la propria esistenza, nonostante sia la politica a dover prendere delle decisioni.

LEGGI ANCHE > Per Toti, chi strumentalizza il Ponte Morandi sono quelli del Pd che non l’hanno visitato

Toti emergenza coronavirus: non c’è più in Liguria e in Italia

Per giustificare la sua contrarietà alla misura, Giovanni Toti dice che l’emergenza coronavirus non c’è, né in Liguria, né nel resto d’Italia. E questo, stando alle sue parole, non vuol dire essere negazionisti. «Non si può gridare al lupo al lupo a ogni minimo allarme – ha detto Toti al Corriere –. In questo momento in Liguria ci sono 20 ricoverati di media intensità di cura, zero persone in terapia intensiva. In questo momento, non esiste nessuna allerta a livello clinico e ospedaliero. I dati clinici mi dicono che oggi non c’è alcuna emergenza e parlo della Liguria, ma anche del resto del Paese».

Nell’affermare queste cose, inoltre, Toti sostiene che l’ordinanza del governo sui treni non sta in piedi e che è stata emanata nel bel mezzo dell’estate, una tempistica che ricorda i dpcm emanati nottetempo nel corso dell’emergenza coronavirus. Un passaggio che secondo il governatore è penalizzante per i territori e per il turismo all’interno di regioni – come la Liguria – già molto provate da questa fase storica. A maggior ragione perché, sempre secondo Toti, la decisione di riportare nuovamente alla metà la capienza dei treni veloci è stata presa senza un accordo o una comunicazione con le regioni.

Toti emergenza coronavirus finita, ma ciò non significa essere negazionisti

Dopo la frase sull’emergenza che non c’è né in Liguria, né in Italia, Toti ribadisce che affermare questo non significa essere negazionisti del coronavirus: «Nessuno sta dicendo che il Covid non esiste più – ha continuato -, ma bisogna tenere conto anche dell’emergenza senza precedenti dal punto di vista sociale ed economico».

Share this article