Per Toti, chi strumentalizza il Ponte Morandi sono quelli del Pd che non vanno a visitarlo
23/06/2020 di Gianmichele Laino
In questi giorni, si è parlato tanto di strumentalizzazione del Ponte Morandi. Come direbbero i familiari delle vittime del crollo del 14 agosto 2018, infatti, ogni occasione è buona per fare una inaugurazione che riguardi il viadotto sul Polcevera: i piloni, il tratto di asfalto, la prima macchina che vi transita su. Il tutto seguito da inevitabili passerelle, con photo opportunity e giornalisti al seguito. Molto criticato anche Matteo Salvini per la sua capatina di ieri proprio in cima al ponte (con tanto di gaffe sui pannelli a metano). Oggi, però, Giovanni Toti spiega al mondo intero che non è così.
Per Giovanni Toti il Ponte Morandi è strumentalizzato da chi non ci va
Per il presidente della regione Liguria, infatti, a strumentalizzare il Ponte Morandi sono quelli del Pd – udite udite – che non ci vanno. Lo ha scritto sui suoi canali social:
Il ponte di #Genova appartiene all’Italia del fare e a nessun altro. Invece di criticare, i segretari e i ministri del #Pd potrebbero venire a visitarlo, raccogliendo l’invito del commissario Marco Bucci, invece di strumentalizzare.
— Giovanni Toti (@GiovanniToti) June 23, 2020
«Noi continueremo – ha aggiunto – a mostrare al mondo intero il modello Genova. Anche a una classe politica che non ha il coraggio di scegliere e che ai fatti preferisce sempre le polemiche. Ma i liguri e gli italiani lo sanno e non si faranno strumentalizzare. Rassegnatevi!».
Insomma, secondo il presidente della Liguria non sbaglia chi va continuamente a scattare le foto sul Ponte Morandi, ma quelli che non ci vanno, perché preferiscono criticare quelli che ci vanno. Un pensiero che si aggroviglia su se stesso fino a trasformarsi in un tweet. Una risposta che sembra anche peggiore di eventuali polemiche sulle passerelle. Ricordiamoci sempre che il Ponte Morandi prima di essere simbolo di rilancio è stato momento di lutto e di dolore. Una macchia che non può essere cancellata nemmeno da un’opera avveniristica. Questi botta e risposta si stanno giocando tutti sulle spalle delle vittime e delle loro famiglie.