Quando Zaia postava su Facebook una foto dei topi essiccati in Veneto durante «l’an de la fam»

Non dire gatto se non ce l’hai nel sacco, diceva Giovanni Trapattoni. Mutuiamo la frase e la modifichiamo sostituendo al gatto il topo. Perché Luca Zaia, governatore del Veneto, si è reso protagonista – giovedì scorso – di una uscita piuttosto infelice, sostenendo che «abbiamo visto tutti i cinesi mangiare i topi vivi». Una frase fortemente contestata, che ha fatto sollevare le proteste dell’ambasciata cinese in Italia e che ha provocato accesissime discussioni sui social network. La frase era stata impiegata da Zaia nel corso di una trasmissione di Antenna 3 Nord-Est, per sottolineare le presunte differenze che avrebbero portato a una gestione più contenuta della diffusione del coronavirus in Italia rispetto alla Cina.

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Topi Zaia, la foto con quelli essiccati mangiati a Belluno

Una teoria contestabile da diversi punti di vista e che nasconde anche una sfumatura discriminatoria che riguarda culture diverse. A proposito di culture, tuttavia, qualcuno ha messo in evidenza come nel 2018 lo stesso governatore della regione Veneto Luca Zaia non abbia provato disgusto nel pubblicare l’immagine del cosiddetto «an de la fam», l’anno della fame, compreso tra il 1917 e il 1918, in piena Prima Guerra Mondiale, dopo la disfatta italiana a Caporetto. In quel periodo storico, le popolazioni del Veneto hanno dovuto affrontare una incredibile penuria di viveri, dovuta alle restrizioni imposte dall’esercito austriaco.

Per questo motivo, come mostrato in una fotografia di Pietro De Cian, non era strano vedere intere famiglie essiccare dei topi per poterli consumare in quei giorni difficili. Accompagnato dall’hashtag #VenetoDaAmare, il post di Luca Zaia spiegava: «Topi messi ad essiccare a Belluno durante “l’an de la fam”, l’anno della fame. Questa straordinaria immagine è esposta, insieme a moltissime altre, nella straordinaria mostra documentaria, iconografica e multimediale su Belluno durante la Prima guerra mondiale appena inaugurata a Palazzo Crepadona. La foto è di Pietro De Cian ed appartiene alla collezione Massenz Baldini della Biblioteca civica». E dava alcune indicazioni sugli orari di apertura della mostra organizzata nel 2018.

Topi Zaia, il post del 2018

Due contesti molto diversi, ma la sostanza resta la stessa: la prassi di mangiare topi. Luca Zaia aveva additato i cinesi per questa loro presunta abitudine. Ma aveva dimenticato, con ogni probabilità, di avere postato una foto che riguardava il suo popolo veneto in uno dei momenti più difficili della sua storia.

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