Tomaso Montanari, dopo gli insulti a Zeffirelli e Fallaci è stato «premiato» con la traccia d’esame

19/06/2019 di Enzo Boldi

Solo qualche giorno fa, domenica 16 giugno, si era reso protagonista sui social di un post abbastanza volgare e che insultava la memoria di Franco Zeffirelli e Oriana Fallaci. Tutto in poche righe e qualche istante dopo la notizia della morte del maestro e regista fiorentino nella sua casa romana. Ora, dopo neanche tre giorni, il suo nome è stato «premiato» dal Miur che ha inserito un suo testo all’interno delle tracce della prima prova dell’esame di Maturità 2019. Si tratta del professore e critico d’arte Tomaso Montanari.

«Si può dire che il maestro Scespirelli era un insopportabile mediocre, al cinema inguardabile? E che fanno senso gli alti lai della Firenzina, genuflessa in lutto o in orbace, ai piedi suoi e dell’orrenda Oriana? Dio l’abbia in gloria, con Portesante e quel che ne consegue. Amen». Questo quanto scritto in un post su Facebook da Tomaso Montanari alle 9.35 di domenica 16 marzo, poche ore dopo la notizia della morte di Franco Zeffirelli.

 

Tomaso Montanari e quel tweet contro Zeffirelli

Un tweet che aveva provocato qualche reazione, ma niente di eclatante. Fino a oggi quando il suo nome è comparso tra le tracce della tipologia b – Tema argomentativo – con un suo scritto dal titolo: «Istruzioni per l’uso del futuro». Un tema di certo molto interessante e attuale, affrontato nel saggio del critico d’arte e professore ordinario presso l’Università degli Studi di Siena.

La polemica con Salvini

E anche Matteo Salvini ha voluto cavalcare la polemica e parlare di questo in diretta Facebook: «Montanari? Finché questo triste snob di sinistra insulta me, amen. Ma quando arriva a infangare due grandi come Fallaci e Zeffirelli, siamo al delirio. Che lasci ogni incarico pubblico e chieda scusa all’Italia». In passato lo stesso Tomaso Montanari aveva avuto un dibattito polemico a distanza con il leader della Lega per la sua politica «oscena».

Alle parole di Salvini ha replicato nel pomeriggio il professor Montanari attraverso l’agenzia ANSA: «Salvini? Può dire quello che vuole. Sono un professore e rendo conto a scienza e coscienza. Trovo indegno e gravissimo l’attacco del ministro dell’Interno a un professore universitario: Salvini ha forse in mente di replicare il giuramento di fedeltà dei professori al regime?». Montanari, inoltre, ha dichiarato che non ha alcuna intenzione di presentare le sue dimissioni: «Continuerò a esercitare questo diritto (garantito dagli articoli 21 e 33 della Costituzione della Repubblica) nonostante i tentativi di intimidazione del ministro della Paura: la cui presenza ai vertici del Paese sarà prima o poi ricordata come una pagina nera».

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