Come TikTok Shop si differenzia dal Marketplace di Facebook

Due paradigmi differenti alla base degli e-commerce sulle due piattaforme. E non è solamente questione di target

18/09/2023 di Enzo Boldi

Una piattaforma social che diventa anche un mezzo per mettere in vendita prodotti non è una novità. Il mondo del digitale, con la sua continua spinta evolutiva, ha già conosciuto sperimentazioni in questa direzione, ma spesso le cose non sono andate come si pensava. D’altro canto, anche i giganti cinesi come Shein, AliExpress e il neonato Temu continuano a fare fatica (pur ottenendo ottimi risultati) rispetto a un colosso come Amazon. In questi casi, però, è la qualità dei prodotti commercializzati a direzionare le decisioni degli utenti/aquirenti. Gli e-commerce puri, infatti, devono fare i conti con una dinamica piuttosto strutturata. Per quel che riguarda i social network, invece, sarà interessante capire se i compratori (ma anche i venditori) preferiranno direzionare le loro scelte su TikTok Shop o Facebook Marketplace.

LEGGI ANCHE > Cosa dobbiamo aspettarci dall’arrivo di TikTok Shop

Due piattaforme già esistenti che, però, nel corso degli anni hanno ampliato le offerte (anche a livello strutturale) agli utenti. Il primo a percorre questa strada è stato Facebook che nel 2016 lanciò negli stati uniti il suo marketplace negli Stati Uniti (prima di ampliare il servizio anche agli altri Paesi). Oggi si è arrivati a TikTok che, però, ha scelto un qualcosa di molto più innovativo e potenzialmente fascinoso per i giovani utenti che frequentano il social.

TikTok Shop o Facebook Marketplace, le differenze tra le piattaforme

Due modelli di vendita che vanno a intercettare altrettante dinamiche differenti di mercato. Perché oltre al target di potenziali clienti/acquirenti, le piattaforme si distinguono per numerose caratteristiche tecniche e stili di vendita agli antipodi. Proviamo a sintetizzare questi elementi divergenti.

  • Potenziali acquirenti: il Marketplace di Facebook è di tipo generalista e si rivolge a un pubblico ampio, di età non omogenea (anche se tendente agli over 40) e con diversi interessi. TikTok Shop, invece, va a rivolgersi – inevitabilmente – a un pubblico molto più giovane, compreso tra i 18 e i 35 anni (la fascia d’età più presente sulla piattaforma).
  • Proposta dei contenuti: il Marketplace di Facebook si presenta (nella maggior parte degli annunci) con contenuti statici, con testi che accompagnano le immagini. TikTok Shop, invece, segue le dinamiche della piattaforma e si concentra su contenuti video.
  • Prodotti in vendita e venditori: il Marketplace di Facebook è nato per consentire ai venditori privati di vendere direttamente i loro prodotti (sia nuovi che usati). TikTok Shop, invece, consente ai commercianti e alle aziende di vendere esclusivamente prodotti nuovi.
  • Commissioni: Facebook addebita una commissione del 5% su ogni vendita attraverso il suo Marketplace. TikTok Shop anche “trattiene” la stessa percentuale, ma attualmente offre una commissione ridotta del 1,8% per i primi 90 giorni dopo la registrazione.
  • Diffusione: Facebook Marketplace è oggi disponibile in tutto il Mondo. Per il momento, invece, TikTok ha aperto la funzione Shop solamente negli Stati Uniti.

Differenze sostanziali che rendono i due sistemi di vendita – integrati nelle piattaforme – completamente differenti. Ed è questo uno dei motivi per cui sembra molto più facile avvicinare TikTok Shop ad Amazon rispetto al Marketplace di Facebook.

Tradizione vs. futuro?

Anche perché, nella scelta se affidarsi a TikTok Shop o Amazon Marketplace concorre anche il potenziale appeal “pubblicitario” che accompagna la messa in vendita dei prodotti e i relativi annunci. Il sistema creato da Meta, infatti, è molto più standardizzato e ha i crismi di una bacheca. Quello di ByteDance, invece, ha una struttura differente che permette al venditore di utilizzare diversi sistemi di comunicazione e all’utente anche di poter interagire. TikTok Shop, infatti, si forgia anche attorno al live streaming: “eventi” video in diretta che permettono a chi vende di dialogare (live) con gli utenti. Inoltre, il formato video rispetto a quello più tradizionale (foto più testo), ha un impatto differente e molto più apprezzato da una platea/pubblico giovane. Infine, l’utilizzo di hashtag dedicati permette un’indicizzazione differente su TikTok.

Dunque, come evidente, i due modelli sono differenti. Da una parte quello più stantio che si rivolge a un pubblico più “maturo” di età (Facebook), dall’altro un modus operandi che si confà più agli utenti giovani che amano – non a caso utilizzano TikTok – visualizzare video e interagire. Anche nello shopping online.

Share this article