TikTok rischia di essere bannato in Italia?

Archiviazione dei dati utenti, spionaggio e non solo. Ora che il Copasir ha aperto un'inchiesta conoscitiva sulla piattaforma social amata dalla Gen Z, il rischio di divieto diventa possibile

15/01/2023 di Redazione Giornalettismo

È l’applicazione che ha avuto il trend di crescita più elevato nel corso dell’ultimo biennio. È la piattaforma che ha attirato l’attenzione e la curiosità della Gen Z, dando ancor più risalto al ruolo di creators online. Da tempo, però, delle nubi oscure si sono alzate sul cielo di questa app mobile e ora che dagli Stati Uniti sono arrivate nuove indicazioni sulle potenziali pericolosità in termini di sicurezza nazionale, TikTok rischia seriamente di essere vietato in moltissimi Paesi. Tra questi c’è anche l’Italia, soprattutto dopo che il Copasir ha deciso di avviare un’indagine conoscitiva, la seconda dopo quella già aperta tre anni fa.

TikTok rischia il ban, il monografico di Giornalettismo

Il nostro racconto è partito proprio dalla notizia più recente: la decisione del Comitato Parlamentare per la Sicurezza della Repubblica di aprire questa indagine conoscitiva sull’applicazione sviluppata dall’azienda cinese ByteDance. I motivi sono noti da tempo, visti i precedenti storici e le polemiche che hanno caratterizzato gli ultimi due anni, quelli in cui il social network dei video brevi ha visto crescere esponenzialmente la sua popolarità nelle fasce più giovani della popolazione mondiale. E, con una questione già sollevata nel recente passato: dove vengono archiviati i dati degli utenti iscritti. Perché negli USA i server di Oracle gestiscono quei dati sensibili, ma in alcuni casi è stata dimostrata l’archiviazione in Cina (dove ha sede l’azienda madre). E l’Unione Europea, compreso lo European Data Protection Board, già in passato si erano mosse sollevando molte perplessità (per usare un eufemismo) e cercando di trovare un accordo con l’azienda di Pechino, come confermato dal recente incontro tra il Ceo di TikTok, Shou Zi Chew, e il commissario UE per la Giustizia Didier Reynders e le vicepresidenti della Commissione Europea.

L’archiviazione dei dati, però, è solamente la punta dell’iceberg. Perché di recente, alla fine del 2022, alcuni giornalisti americani (anche chi non vive negli USA) sono stati spiati proprio attraverso l’app sviluppata da ByteDance. L’azienda ha “confessato” questa intromissione e ha sollevato dai rispettivi incarichi le quattro persone che avrebbero proceduto in quella direzione. E il governo statunitense ha già preso numerose iniziative per vietare l’istallazione dell’applicazione sui dispositivi federali e sui telefoni di parlamentari.

Infine siamo tornati al punto di partenza. L’Italia. Abbiamo raccolto i dati di utilizzo della piattaforma nel nostro Paese, compresa la suddivisione per fasce d’età. E, ovviamente, i giovani – quelli della Gen Z – sono i grandi protagonisti attivi sul social. Ma non solo loro. Perché l’ultima campagna elettorale per le elezioni Politiche dello scorso 25 settembre, hanno visto un’exploit di personaggi politici (anche leader di partito) sbarcati sulla piattaforma alla ricerca disperata dei consensi dei nuovi maggiorenni. Alcuni c’erano già prima, altri hanno scoperto la novità proprio a cavallo delle elezioni (e poi sono spariti da lì, lasciando profili inattivi). E ora che il Copasir ha aperto un’indagine per valutare eventuali rischi per la sicurezza nazionale, smetteranno di usare TikTok? Al momento, la risposta è negativa. Ma se saranno confermati i rischi, l’app potrebbe essere vietata nel nostro Paese. E non solo.

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