Come si sta cercando di mettere una pezza allo zoppicante funzionamento del registro opposizioni

I cittadini lamentano di ricevere ancora delle telefonate indesiderate (frutto, probabilmente, delle zone d'ombra delle regole che ne disciplinano il funzionamento)

18/11/2022 di Redazione

Il registro delle opposizioni non basta. Troppi cittadini stanno continuando a ricevere delle telefonate indesiderate, nonostante l’iscrizione dei loro numeri di telefono cellulari all’interno della piattaforma che è stata pubblicata – in pompa magna – qualche mese fa, il 27 luglio scorso. E allora le forze politiche stanno cercando una soluzione per contribuire alla risoluzione di un problema che – con l’aumento della cultura della privacy in Italia – sta diventando sempre più sentito. L’obiettivo è quello di attuare una soluzione opt-in che blocchi sul nascere la possibilità di contattare i cittadini per ragioni legate al telemarketing selvaggio.

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Soluzione opt-in per il telemarketing selvaggio: cosa succede

La questione del registro delle opposizioni e delle zone d’ombra che lo caratterizzano è legata soprattutto al fatto di concedere agli operatori dei call center che hanno la loro sede all’estero di continuare a operare secondo il precedente regime. Questo spalanca le porte dei numeri di telefono dei cittadini italiani a diverse possibilità di essere contattati. Il Partito Democratico, tuttavia, sta pensando a una proposta di legge che – secondo alcune fonti – verrà presentata nella prossima settimana, con la prima firma di Piero De Luca, e che si baserà sulla cosiddetta formula opt-in.

In cosa consiste la formula opt-in? Nell’impedire, in via preventiva, agli operatori dei call center di contattare i numeri telefonici che non abbiano prestato il consenso esplicito per le iniziative di telemarketing. Con buona pace dei vari database che consentono – anche oggi – di contattare i cittadini italiani per queste ragioni. Il sistema non sarebbe un unicum italiano: anche in altri Paesi europei questa soluzione è stata attuata con buoni risultati.

Nei mesi scorsi, si sono registrate oltre 3 milioni di iscrizioni al registro delle opposizioni. Nonostante questo, poco è cambiato nella percezione comune e le segnalazioni che arrivano alle associazioni dei consumatori continuano a essere numerose. L’obiettivo della proposta di legge – che tuttavia dovrà affrontare un lungo e tribolato iter parlamentare – è quello di azzerare queste segnalazioni, risolvendo a monte il problema: se non do autorizzazioni, non posso ricevere telefonate. Un ragionamento che dovrebbe essere semplice e che, invece, incontra mille ostacoli.

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