La storia del video in cui i talebani ridono davanti alla giornalista che chiede del diritto di voto alle donne

È diventato virale in queste ore, dopo la conferenza stampa dei talebani che hanno dichiarato possibili aperture sui diritti civili

18/08/2021 di Gianmichele Laino

Avrete sicuramente letto la notizia della giornalista di Tolo News che, nella giornata di ieri, ha intervistato in diretta uno dei portavoce dei talebani, prima della loro storica conferenza stampa nel pomeriggio, a Kabul. Avrete sicuramente assistito al dibattito sulla presunta svolta moderata (e su quella, invece, effettiva dal punto di vista comunicativo) dei talebani. E, quindi, vi sarete sicuramente imbattuti in questo video in cui si vede un comandante talebano scoppiare a ridere in faccia a una giornalista che gli aveva chiesto del diritto di voto alle donne in un’ipotetica riconquista del potere da parte del movimento politico e militare nato nel 1994.

LEGGI ANCHE > La bufala di Trump che dice che i talebani sono «ottimi combattenti da almeno 1000 anni» 

Talebani ridono davanti alla giornalista che ha chiesto loro del voto alle donne

Nel dibattito seguito dalla pubblicazione di questo spezzone dell’intervista si sostiene come non si debba dar credito alla presunta svolta moderata dei talebani, perché si tratta sempre di persone che – quando viene posta loro una domanda sui diritti di voto alle donne – ritengono probabilmente la questione di poco conto, tanto da suscitare una reazione ironica.

Occorre, però, fare delle precisazioni per dare il giusto contesto a questo dibattito legittimo. Il video che sta diventando virale in queste ore – come capita spesso quando si parla di Afghanistan – non è stato girato di recente. Si tratta, infatti, di un lavoro di Showtime, che realizza prodotti speciali per Vice News’s come, ad esempio, i documentari e gli approfondimenti sulla situazione geopolitica internazionale.

Il contesto del video dei talebani che ridono davanti a una giornalista

Il reportage è stato trasmesso una prima volta il 7 marzo 2021 ed è stato poi riproposto – sotto forma di articolo di Vice dal titolo 5 days inside Taliban-Controlled Afghanistan – il 22 giugno scorso. La giornalista Hind Hassan, unica componente femminile della troupe di Vice, era stata fatta vestire con gli abiti tradizionali islamici e aveva semplicemente posto alcune domande sui diritti civili delle donne nell’area dell’Afghanistan controllata dai talebani. A una prima risposta positiva, la giornalista ha incalzato: «Questo significa che le persone potranno votare per candidate donne?». È a questo punto che il comandante talebano Khatab, intervistato dalla giornalista, porta una mano sulla fronte e inizia a ridere, chiedendo contestualmente alla troupe di smettere di riprendere.

È assolutamente corretto chiedersi se i talebani faranno corrispondere le loro parole sui diritti della donna ai fatti. Ed è assolutamente legittimo credere che questa corrispondenza sarà difficile, perché contraddittoria già nell’assunto di partenza (è molto difficile rispettare i diritti civili e delle donne, nell’ambito dei confini previsti dalla sharìa). Tuttavia, è opportuno fare sempre una distinzione tra i contesti dei materiali fotografici e multimediali proposti all’attenzione del pubblico: è importante inserire qualsiasi video, qualsiasi immagine proveniente da Kabul o da altri territori dell’Afghanistan, nel giusto contesto spazio-temporale di riferimento.

Share this article