Il titolo del Fatto Quotidiano sui talebani che «fanno i democristiani»
A poche ore dall'uscita in edicola dell'edizione odierna, c'è già qualcuno che si è risentito
18/08/2021 di Redazione

Che non si tocchi mai la Democrazia Cristiana! Sono passate solo poche ore dall’uscita in edicola del Fatto Quotidiano del 18 agosto e già su Twitter è un fiorire di critiche sulla scelta fatta dal giornale di Marco Travaglio per commentare la conferenza stampa che, nel pomeriggio di ieri, si è svolta a Kabul. I talebani, infatti, hanno convocato la stampa per rendere noto il proprio manifesto programmatico relativo al futuro prossimo dell’Afghanistan. Il Fatto Quotidiano ha sintetizzato l’accaduto con il titolo: I talebani fanno i democristiani, un titolo che si esplicita ancora di più nell’occhiello dedicato, in cui si fa esplicito riferimento alla prima conferenza stampa «da moderati».
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Fatto Quotidiano su democristiani, le critiche dei social
LA PRIMA PAGINA
I talebani fanno i democristiani
🗞 Leggi: https://t.co/y0Xs11gTb8 #edicola #FattoQuotidiano #18agosto pic.twitter.com/kl4Kz3v3tj— Il Fatto Quotidiano (@fattoquotidiano) August 18, 2021
In realtà, la tendenza satirica nell’accostamento talebani/democristiani era presente su Twitter sin dalla giornata di ieri, quando la maggior parte del mondo occidentale ha assistito a questa conferenza stampa dei nuovi padroni dell’Afghanistan. Risposte pacate, anche alle domande più critiche, promesse sul mantenimento dei diritti civili e di quelli delle donne (sebbene all’interno dei confini della sharìa, e già questa appare essere una evidente contraddizione), parole concilianti nei confronti del popolo afghano e di quelle persone che, in passato, avevano assunto posizioni di netto contrasto nei confronti dei talebani.
La sintesi del Fatto Quotidiano è stata altrettanto satirica e ha colto questa tendenza che sin da ieri pomeriggio aveva animato i social network. Ma c’è chi protesta, evidentemente piccato per l’accostamento dei talebani a un partito – la Democrazia Cristiana, appunto – che fino agli anni Novanta ha avuto la maggioranza relativa dei voti del Paese. Basta quest’ultimo dato per comprendere il risentimento di più di qualcuno.