Gli studenti in Oregon potranno assentarsi per “motivi di salute mentale”
08/11/2019 di Gaia Mellone
Non sarà necessario inventare scuse per gli studenti delle scuole di Oregon che soffrono di disturbi mentali, dalla depressione all’ansia, quando avranno bisogno di assentarsi da scuola. Lo stato americano ha infatti promulgato una legge, simile a quella passata nello Utah lo scorso anno e in Florida, che permette ai giovani di fare fino a 5 giorni di assenza ogni 3 mesi, sfruttando il permesso apposito.
Gli studenti in Oregon potranno assentarsi per “motivi di salute mentale”
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Sono sempre di più i giovani nel mondo che soffrono di disturbi mentali, dalle patologie più leggere fino a quelle più severe. L’Organizzazione Mondiale della Salute in uno studio ha stabilito che proprio i disturbi mentali saranno proprio la prima causa di morte dei giovani entro il 2020. Un allarme che in Oregon si tramuta in terribili statistiche: il suicidio è infatti la seconda causa di morte tra i giovani in una fascia di età compresa tra i 10 e 34 anni. Numeri preoccupanti, che hanno spinto un gruppo di giovani attivisti a proporre la legge approvata negli scorsi mesi. «Ci siamo fatto ispirare da Parkland nel senso che ci ha dimostrato quanto noi giovani possiamo cambiare il clima politico di oggi» ha dichiarato una delle attiviste Hailey Hardcastle in una intervista rilasciata ad Associated Press facendo riferimento al movimento spontaneo contro le armi nelle scuole nato dopo la sparatoria in un liceo nel 2018. «Come quei movimenti, questa legge proviene dai giovani» ha aggiunto Hardcastle, che in una intervista a Today aveva spiegato come l’idea le fosse venuta osservando dei suoi compagni di classe visibilmente in difficoltà a coniugare momenti depressivi o di eccessivo stress con la necessità di seguire le lezioni e non saltare i giorni di scuola. Negli ultimi anni i giovanissimi stanno distruggendo il tabù legato alle malattie mentali, promuovendo – anche attraverso i loro canali social- sensibilizzazioni sul tema e riuscendo, passo dopo passo, a far capire che chi soffre di disturbi mentali non è un “malato di serie b” rispetto a chi soffre di patologie fisiche, e necessita delle stesse attenzioni e considerazioni.
(Credits immagine di copertina: Photo by Filip Bunkens on Unsplash)