Addio a Stanley Cohen. Vinse il Nobel per la Medicina insieme a Rita Levi Montalcini

07/02/2020 di Enzo Boldi

Si è spento, all’età di 97 anni, Stanley Cohen. Il famoso biochimico americano è morto nella casa di riposo si Nashville (nel Tennessee) dove viveva da alcuni anni. Il suo nome rimarrà legato ai suoi studi e alle sue ricerche insieme a Rita Levi Montalcini, con cui condivise il Premio Nobel per la Fisiologia e la Medicina nel 1986. Fu lui, nel 1973, a scoprire l’innovativa tecnica degli ogm in collaborazione con il collega e amico Herbert W. Boyer.

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Nato a New York il 17 novembre del 1992, è stato uno dei punti di riferimento e della scienza per il trentennio tra gli anni ’50 e la fine degli anni ’80. Nel 1953 iniziò il suo lavoro al fianco di Rita Levi Montalcini con cui effettuò alcuni studi – che poi sono diventati testi accademici di rilievo e di rilevanza medica – sulla biochimica della crescita delle cellule. E proprio in quell’anno, i due scienziati riuscirono nell’impresa di isolare, per primi, il cosiddetto ‘fattore di crescita’ delle fibre nervose.

Addio al biochimico Stanley Cohen

Le sue ricerche proseguirono negli anni e nel 1973, insieme a Herbert W. Boyer, riuscì a ufficializzare la tecnica ogm. I suoi studi, all’interno della Stanford University, dimostrarono la possibilità di quella che è stata definita ‘clonazione del DNA ricombinante’: il principio che è alla base degli organismi geneticamente modificati. Dopodiché fu in grado, dopo un lungo percorso di ricerca ed esperimenti, di isolare anche il fattore di crescita dell’epidermide. Un vero e proprio pioniere nell’ambito della chimica applicata alla medicina.

Il Nobel con Rita Levi Montalcini

Poi, nel 1986, venne insignito del massimo riconoscimento per uno scienziato: il Nobel per la Fisiologia e per la Medicina. Il Premio, in quell’anno, venne consegnato anche alla nostra Rita Levi Montalcini che, da quel 1953 – anno del loro primo incontro – proseguì nei suoi studi e nelle sue ricerche, prima di incrociarlo nuovamente a Stoccolma per la cerimonia.

(foto di copertina: da commons Wikipedia)

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